Nasce a Milano la ronda anti-maranza: primo pestaggio alla Darsena
"CI AVETE ROTTO IL CAZZO, AVETE CAPITO? COSA PENSAVI CHE STAVAMO TUTTI ZITTI?" – A MILANO I COMPONENTI DI UNA RONDA “ANTI-MARANZA” RIEMPIONO DI BOTTE UN RAGAZZO NORDAFRICANO ACCUSATO DAL GRUPPO DI AVER RUBATO UNA COLLANA A UN PASSANTE - IL GIOVANE VIENE COLPITO DA CALCI E PUGNI E BUTTATO A TERRA - GLI "ANTI-MARANZA" HANNO CREATO UN PROFILO INSTAGRAM E UNA CHAT TELEGRAM ("GLI ORGOGLIOSI") IN CUI ORGANIZZANO LE RONDE - UN COMPONENTE DICE: "VENITE A ROMA, CHE LI SFONDIAMO"
Estratto dell'articolo di Carmine R. Guarino per www.repubblica.it
l video è tanto chiaro, quanto violento. Nella clip di 51 secondi, che domenica mattina ha iniziato a rimbalzare di profilo social in profilo social, si vede un ragazzo di origini nordafricane che cerca di allontanarsi mentre altri giovani sembrano dargli la caccia. «Hai rubato a qualcuno?», chiede uno di loro. A cui lui risponde: «Te lo giuro, non c'entro niente». Passano pochi secondi - durante i quali si sente una voce fuori campo dire «la collana, la collana, ha preso la collana» - che scatta la violenza. A nulla serve la nuova giustificazione dell'obiettivo del gruppo:
«L'altro ragazzo, te lo giuro io non ho fatto niente». In un attimo uno dei componenti della «ronda», così l'hanno ribattezzata loro stessi, lo colpisce una, due, tre, quattro volte al volto. Quando il presunto scippatore è a terra, gli si accaniscono addosso altri tre, tutti con felpa nera e volto coperto, mentre una quinta persona sta evidentemente filmando. «Ci avete rotto il ca** avete capito? Cosa pensavi che stavamo tutti zitti?», urla uno degli aggressori, mentre volano ancora pugni e calci, anche diretti alla testa.
La clip, con tanto di slow motion dei cazzotti, è stata pubblicata due giorni fa con il titolo «Maranza viene catturato», anche se non è noto quando sia stato girata. La scena è sicuramente ripresa in viale Gorizia a Milano, in zona Darsena, ma quella notte non ci sarebbero stati interventi delle forze dell'ordine né denunce. Ciò che è certo è che quel «ci avete rotto il ca**» suona un po' come un manifesto del neonato «Articolo 52», il gruppo che ha poi rivendicato la «ronda anticriminalità» e il successivo pestaggio.
Oltre che su Instagram - dove come foto profilo è stato scelto un pugno chiuso su uno sfondo nero con i bordi tricolore -, i «rondisti» sono già sbarcati su Telegram, dove il gruppo principale, chiamato «Gli orgogliosi» può contare su oltre 3mila iscritti, a cui vanno aggiunti i partecipanti ai vari sottogruppi che fanno riferimento alle diverse zone di Milano.
«Ricordate che non siamo un gruppo armato né tanto meno una milizia», l'avviso dei responsabili, che hanno poi fatto sapere di essere pronti a dare ulteriori informazioni su come creare «ronde di controllo affinché tutto nella nostra città fili tranquillo». Con un consiglio: «Nessun assembramento di massa, per evitare inutili guai con le forze dell'ordine». E una sorta di chiamata all'azione, perché è tempo di «ripristinare l’ordine in questa città che sta diventando Gotham».
Proprio su Telegram hanno aperto una raccolta fondi, perché i responsabili sono consapevoli che le loro azioni rischiano di avere conseguenze legali. «Siete davvero numerosissimi che volete supportare economicamente la causa e non sapete quanto questo ci riempia il cuore. Per questo motivo abbiamo deciso di aprire un conto dove chi vuole può sentirsi libero di donare anche un singolo caffè. Parte della somma verrà istituita come fondo cassa, dedicato alla copertura di spese legali in cui eventualmente qualcuno dovesse aver bisogno. Il restante sarà destinato all’acquisto di attrezzatura da difesa come spray al peperoncino, che verrà distribuito ai membri dei gruppi, e strumenti di comunicazione come walkie talkie», hanno annunciato sul gruppo principale. Dove sono state diffuse le coordinate per le donazioni, da intestare a un fantomatico «Alessio Russo», un'identità probabilmente fittizia.
«Capirete bene che lo Stato non vede di buon occhio le nostre azioni, dunque queste saranno le uniche 24 ore in cui si potrà contribuire da remoto. In futuro accetteremo solo donazioni di persona dai nostri membri. Noi ci siamo per voi, voi ci siete per noi. Il vento sta cambiando amici miei», hanno concluso da «Articolo 52». Sulla «ronda anticriminalità» adesso stanno indagando le forze dell'ordine. Il primo passo sarà cercare di ricostruire quando è avvenuto il pestaggio per poi provare a dare un nome e un volto agli aggressori. Il passo successivo sarà cercare di capire chi si nasconde dietro «Articolo 52».
ronda anti maranza 4
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