Maxirissa in discoteca, le amicizie pericolose di Tony Effe
“SE LUI NON ENTRA, VI AMMAZZIAMO TUTTI” – TUTTI I DETTAGLI DALLA MAXI-RISSA CHE INGUAIA TONY EFFE, IN COSTA SMERALDA: IL RAPPER, INDAGATO, CAPEGGIAVA UN GRUPPO DI AMICI ROMANI CHE HANNO DATO L’ASSALTO ALLA DISCOTECA “SANCTUARY” DI PORTO CERVO, TRA SCAZZOTTATE, PALI DIVELTI E USATI COME SPRANGHE E PANICO TRA I CLIENTI – GLI AMICI DI EFFE ERANO UNA DECINA, “IN CONDIZIONE DI EVIDENTE ALTERAZIONE” : IL “FINIMONDO” SI È SCATENATO QUANDO È STATO VIETATO DI ENTRARE A UN MEMBRO DEL GRUPPO, CHRISTIAN PEROZZI. UN TIPINO FINO CON UN BEL CURRICULUM: NELLA FEDINA PENALE VANTA ANCHE UNA CONDANNA PER OMICIDIO (NEL 2011 BASTONÒ A MORTE IL MUSICISTA ALBERTO BONANNI)
Cinque minuti di botte, sprangate, lancio di sedie, bicchieri e pietre: Tony Effe è nei guai per una gigantesca rissa al Sanctuary, uno dei locali notturni più frequentati dai vip in Costa Smeralda. Capeggiava un gruppo di amici romani — è scritto fra le carte dell’inchiesta giudiziaria, giunta alla conclusione delle indagini — che hanno dato l’assalto alla discoteca.
[…] «Lui non può entrare» aveva obiettato il direttore artistico del locale, rivolgendosi a uno dei giovani (già condannato per omicidio) e, accanto a lui, a Effe. Che — ha dichiarato il manager del Sanctuary alla polizia giudiziaria — ha reagito minacciosamente: «Se lui non entra, vi ammazziamo tutti».
Pochi istanti dopo, lo scontro con i bodyguard della sicurezza: urla, scazzottata furiosa, sedie e tavoli all’aria, panico fra i clienti e infine «fuga» con approdo all’ospedale di Olbia: plurifratturati uno degli amici del rapper e un addetto alla sicurezza, per quest’ultimo referto di 109 giorni di cure.
Otto inquisiti, rissa, danneggiamento e forse nel seguito dell’inchiesta potranno essere contestati altri reati, perché sulla «notte di follia» di quel 18 agosto 2023 — così la ricorda il proprietario del Sanctuary Massimo Verona — ci sono circostanze ancora da chiarire.
[…] Innanzitutto quante persone hanno partecipato alla rissa: gli amici di Effe erano una decina, «arrivati in condizione di evidente alterazione». Nel gruppo c’erano anche alcune ragazze; soltanto 5 sono stati identificati: Nicolò Rapisarda (33 anni, nome all’anagrafe del cantante, segnalato per reati contro la persona, recidivo), definito il «personaggio pubblico promotore della lite», Morgan Leonardo Moricca, 30, milanese, Gabriele Ritano, 34 di Olbia (per stupefacenti) e i romani Ermes Paolantonio, 33 anni (per stupefacenti), e Christian Perozzi, 34.
Proprio a Perozzi è stato vietato di entrare: nella sua fedina penale figura anche una condanna per omicidio. Con tre amici, nel 2011 bastonò a morte in una strada di Roma il musicista Alberto Bonanni, deceduto per le ferite dopo tre anni di coma, ed è stato condannato a 11 anni.
«Le hostess stavano per accompagnarli a un tavolo, quando per non aver fatto entrare Perozzi è scoppiato il finimondo». Nelle testimonianze, anche di clienti, il racconto di quei 5 minuti, poco dopo le 4 del mattino, i paletti di divisione dei parcheggi usati come spranghe, la «coda» con il lancio di sassi, la vetrata mandata in frantumi, i pos della cassa distrutti, clienti e staff barricati.
[…] I carabinieri sono arrivati subito, hanno soccorso una ragazza in lacrime, colpita da un bicchiere sulla testa. Il gruppo dei ragazzi romani si era già dileguato. Al pronto soccorso si è presentato anche Tony Effe, ma non risulta alcun referto. C’è invece un video nel quale si vede che, ancora in discoteca, si trascina con una gamba fasciata, ferito forse nell’impatto con la porta a vetri. […]
FONTE: DAGOSPIA
Monti, interrogazione del Pd a Maroni
Saluto romano nel sito di un aggressore
Sulla pagina Facebook di uno degli aggressori di Alberto Bonanni, Christian Perozzi, spuntano foto in cui fa il saluto romano. Per lui e l'altro fermato, Carmine D'Alise, chiesta la convalida del fermo. Il musicista è ancora gravissimo in ospedale. Intanto il Pd annuncia una interrogazione a Maroni: "Il commissariato di Monti fu informato solamente lunedì mattina, nonostante l'episodio fosse accaduto nella nottata di sabato e tra i primi a intervenire vi fossero agenti del corpo di polizia municipale di Roma"
Nella pagina Facebook di Christian Perozzi, uno dei due giovani arrestati per il pestaggio del musicista Alberto Bonanni, il giovane viene ritratto mentre fa il saluto romano e in situazioni che fanno pensare a un ingaggio politico di estrema destra. Sembra dunque colorarsi di implicazioni politiche l'episodio della movida di Monti, proprio mentre il Pd annuncia una interrogazione al ministro Maroni "per sapere se è a conoscenza di quanto avviene nella capitale, dove sembra esserci una sorta di deficit informativo e di coordinamento tra forze di polizia e vigili urbani.
Nel recente caso del brutale pestaggio di Monti si è saputo infatti - sostiene il Pd - che il commissariato di zona è stato informato solamente lunedì mattina, nonostante l'episodio fosse accaduto nella nottata di sabato e tra i primi ad intervenire vi fossero agenti del corpo di polizia municipale di Roma". La denuncia è presentata dai deputati Ileana Argentin e Michele Meta e firmata anche dai colleghi Jean Leonard Touadì, Roberto Morassut e dalla vicepresidente dei deputati democratici di Montecitorio Rosa Calipari. I parlamentari chiedono anche a Maroni "di sapere cosa pensa di fare il governo per rafforzare quelle azioni di prevenzione e di controllo del territorio che nella capitale sembrano essersi indeboliti. Le strade di Roma sono da tempo scenario di omicidi e di violenze brutali, che si susseguono con cadenza allarmante nonostante le promesse e le iniziative annunciate dalla giunta Alemanno. Sono stati spesi dal Campidoglio milioni di euro per mettere in piedi la centrale unica per la sicurezza ma permangono deficit di coordinamento tra forze dell'ordine e polizia municipale, oltre a veri e propri ritardi nelle informazioni che devono essere date con obiettività, trasparenza e completezza ai cittadini".
Intanto la convalida del fermo e la contestuale emissione dell'ordinanza di custodia cautelare per i due 21enni ritenuti responsabili dell'aggressione nei confronti di Alberto Bonanni è stata richiesta stamattina dalla procura di Roma al gip. Christian Perozzi e Carmine D'Alise saranno interrogati domani nel corso dell'udienza che si svolgerà nel carcere romano di Regina Coeli. Il pestaggio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica nel rione Monti. Perozzi e D'Alise sono stati riconosciuti da alcuni testimoni, frequentatori abituali della 'movida' del quartiere, grazie ad alcune foto postate sulle pagine dei loro profili Facebook. Ma all'appello mancano almeno altre due persone protagoniste dell'aggressione. Le indagini proseguono per cercare di individuare gli altri componenti del 'branco'. Alberto Bonanni è ricoverato nell'ospedale San Giovanni in condizioni gravissime.
FONTE: la Repubblica/2011
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