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Berizzi come Aldo Moro: Storace a processo per diffamazione sei anni dopo

 


Per dare il benvenuto, si fa per dire, alla rubrica Pietre di Paolo Berizzi aveva pubblicato sul Secolo d’Italia — di cui era direttore — un fotomontaggio che riproduceva il volto dell’inviato di la Repubblica — sotto scorta da anni per minacce neofasciste e neonaziste — imbavagliato e, sullo sfondo, la bandiera delle Brigate Rosse: macabra replica dell’immagine di Aldo Moro sequestrato e poi ucciso. L’indegna grafica accompagnava un articolo intitolato “Repubblica ricomincia con l’odio e una rubrica per la caccia all’uomo nero”. Era il 2019. Per quell’attacco a Berizzi e a Repubblica, l’autore, Francesco Storace, andrà a processo: è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata dall’uso del mezzo stampa. Prima udienza: il primo ottobre 2025 presso il tribunale di Roma (giudice Francesco Salerno).

Volto storico e parlamentare della destra (post)missina, ex presidente della Regione Lazio, già ministro della Salute e presidente della Commissione vigilanza Rai, l’imputato — oggi giornalista a Libero e vicino alla Lega — dovrà rispondere dell’accusa di avere “offeso la reputazione di Berizzi, facendolo apparire come giornalista dalla infima professionalità e dedito a perseguire idee politiche”.

L’aggressione a Berizzi aveva provocato sdegno e condanna da parte della Federazione nazionale stampa italiana, Ordine dei Giornalisti, Anpi, centrosinistra. Solidarietà al nostro inviato era stata espressa anche dalla direzione e dal cdr di la Repubblica. Adesso il caso finisce in tribunale. Storace sarà difeso dall’avvocato Riccardo Andriani (foro di Roma), Berizzi — persona offesa — da Paolo Tabasso (foro di Padova).

FONTE:  LA REPUBBLICA

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