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Assaltato a Padova un banchetto di CasaPound contro l'immigrazione




Un banchetto di Casapound è stato assaltato nel centro di Padova da un gruppo di una ventina di persone, militanti del centro sociale "Pedro". L'episodio è avvenuto in Prato della Valle, nel centro storico del capoluogo euganeo, intorno alle 11.30. Gli appartenenti a Casapound sono stati presi a pugni e il banchetto rovesciato.
Sono intervenute le pattuglie del presidio disposto dalla Questura, e il gruppo di aggressori si è allontanato ma è stato seguito dagli agenti della Digos, e bloccato popco lontano, con l'intervento di altre pattuglie. Tutti gli aggressori sono stati condotti in Questura, dove è al vaglio la loro posizione.

“Uno dei gazebo - commenta la nota dell'ufficio stampa di casaPound - organizzati in tutta Italia per la raccolta firme sulla remigrazione è stato assaltato stamattina da oltre 30 antifascisti nel centro di Padova”. 

“Mentre nei nostri confronti, dalle denunce e Daspo assurdi per la commemorazione di Acca Larenzia fino ai divieti di manifestare, è in atto un’inspiegabile criminalizzazione di un movimento che da 20 anni agisce alla luce del sole, dall’altra parte, in un clima di impunità totale si permettono agguati del genere in grossa superiorità numerica che colpiscono il nostro diritto a stare in piazza per le nostre battaglie politiche. È piuttosto singolare, considerato che ad ogni nostra iniziativa vengono blindate intere città, che il banchetto regolarmente autorizzato non fosse proprio in quel momento presidiato dalle forze dell’ordine”.

“Non possono esistere città ostaggio di centri sociali e della ‘mafia antifascista’ che evidentemente vanta sostegni istituzionali ad ogni livello e, nel chiedere la condanna unanime di questa vile aggressione che mira ad alzare il clima di tensione, non faremo passi indietro: siamo pronti a dare una ferma risposta a Padova e in ogni altro luogo dove viene messa in discussione la nostra agibilità politica”.

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