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Rizzo: accaniti contro Alemanno perché è contro la guerra

AGGIORNAMENTO 3 GENNAIO 

Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il "Corriere della Sera"

È stato tra i primi a mettere le dita sulla tastiera per andare in suo soccorso: «Si sono accaniti su di lui per le sue posizioni contrarie alla guerra?». Lui, ovvero Gianni Alemanno, trasferito nel carcere di Rebibbia la sera dell’ultimo dell’anno. Marco Rizzo lo ha difeso a spada tratta e pubblicamente, su X.
«Gli è stata revocata la libertà condizionale ottenuta dopo una condanna che finiva tra quattro mesi», ha puntualizzato Rizzo e adesso è bene ricordare che lui è stato tra i fondatori di Rifondazione comunista negli anni in cui Alemanno guidava il Fronte della Gioventù. [...]
«Quarant’anni fa sì, io e Alemanno ci saremmo presi a sprangate, come minimo. Ma quarant’anni fa la destra e la sinistra avevano un senso preciso. Adesso è tutto cambiato». Già, adesso è un po’ di tempo che Rizzo e Alemanno viaggiano fianco a fianco. Si spalleggiano: l’ex sindaco di Roma un anno fa ha partecipato al congresso fondativo di Democrazia sovrana e popolare, la neonata creatura politica di Marco Rizzo.
Che, a sua volta, appoggia Indipendenza!, la creatura di Alemanno, senza preoccuparsi che dentro ci sia anche CasaPound. Oggi va così per Marco Rizzo, la politica è riassunta in quella canzone Ma cos’è la destra cos’è la sinistra, che pure Giorgio Gaber scrisse trent’anni fa.
«La destra e la sinistra sono due facce della stessa medaglia», taglia corto Rizzo che difende l’ex sindaco di Roma, e anche qui non si preoccupa che sia passato attraverso accuse di mafia e di corruzione, sebbene alla fine la sua sia stata soltanto una condanna da colletti bianchi, traffico d’influenze, ventidue mesi da scontare ai servizi sociali.
Alza le spalle: «In questo Paese viene messo agli arresti domiciliari chi ammazza un carabiniere, e sto ovviamente parlando di Mario Cerciello Rega. Nel caso di Alemanno, poi, hanno voluto scegliere una data simbolica: proprio a Capodanno. Mi fa preoccupare questa cosa. Ma non voglio giustificare. Voglio solo sottolineare la passione che ha Alemanno per la pace. Poche ore prima era in piazza a manifestare proprio per la pace». [...]




L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato arrestato e portato nel carcere romano di Rebibbia. L’arresto e la conseguente revoca della messa in prova ai servizi sociali, secondo quanto si apprende, è stato disposto d’urgenza dal Tribunale di sorveglianza di Roma e ieri sera, intorno alle 20, Alemanno è stato condotto in carcere, dopo essersi presentato spontaneamente dai carabinieri della stazione Monte Mario. Il provvedimento riguarderebbe delle presunte trasgressioni nello svolgimento della pena alternativa, lo svolgimento di lavori socialmente utili presso la struttura Solidarietà e Speranza di suor Paola, la religiosa nota per la partecipazione a "Quelli che il calcio" come tifosa della Lazio.

L’avvocato difensore di Alemanno, Edoardo Albertario, ha confermato il fatto ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. La misura alternativa alla detenzione era stata concessa all’ex sindaco dopo la condanna definitiva a 22 mesi per traffico illecito di influenze, che gli era stata inflitta dai magistrati romani nell’ambito del processo dell’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’ dove erano imputati, tra gli altri, l’ex esponente della banda della Magliana, Massimo Carminati, (affidato per il fine pena ai servizi sociali nell'aprile 2024) e il ras delle cooperative romane, Salvatore Buzzi.

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