Undici mesi dopo scattano le denunce per il presente ad Acca Larentia 2004
“Sono stati convocati in questi giorni da Carabinieri e Polizia di Stato alcuni nostri militanti a cui è stato notificato un procedimento penale per la commemorazione di Acca Larenzia, tenutasi a Roma lo scorso 7 gennaio”.
Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa di CasaPound Italia, l'organizzazione che da anni gestisce il principale evento in ricordo dei tre militanti neofascisti uccisi il 7 gennaio 1978. Due da un commando della guerriglia rossa, uno caduto poche ore dopo, presumibilmente ucciso da una pistolettata sparata da un carabiniere.
“Attendiamo di leggere gli atti -prosegue la nota - ma riteniamo assurdo e strumentale che tutto ciò accada dopo undici mesi, a ridosso della data dell’appuntamento, che chiaramente si terrà anche quest’anno. Non possono essere né denunce, né condanne a impedirci di ricordare una strage che a distanza di quarantasei anni è ancora senza giustizia”.
“Paradossale è poi - sottolinea l'ufficio stampa di CPI - che la procura continui ad accanirsi nonostante la sentenza delle Sezioni Unite che esclude ogni ipotesi di reato in casi come quello di Acca Larenzia e sulla base della quale gli imputati di diversi processi per i saluti romani, a partire dalle commemorazioni di Sergio Ramelli a Milano, sono recentemente stati assolti”.
“Non vorremmo - conclude la nota di CasaPound Italia - che gli ennesimi procedimenti penali a nostro carico e il relativo spreco di soldi pubblici, non si trasformino soltanto in un pretesto per sollevare l’ennesima polemica politica e mediatica attorno a un momento per noi sacro, solenne e di ricordo su cui esigiamo rispetto e su cui, soprattutto ribadiamo, non faremo mai passi indietro, al di là di denunce, sentenze e condanne”.
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