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Stavolta a Brescia niente "sabato fascista"


 La questura di Brescia ha vietato il cosiddetto “aperitivo tricolore” che era stato organizzato per sabato 28 dicembre, a Brescia in piazza Vittoria dalle sigle di estrema destra, le stesse che avevano dato vita ad un corteo che due settimane fa aveva sfilato per le vie della città.

In centinaia avevano partecipato al serpentone nero che ha attraversato la città al grido "Brescia è nostra e ci appartiene". Nelle scorse ore erano stati diversi gli esponenti politici del centrosinistra e le sigle democratiche e antifasciste a chiedere alla questura di bloccare la nuova manifestazione ritenuta offensiva per una città come Brescia, segnata dalla strage fascista del 28 maggio 1974 quando in piazza Loggia morirono otto persone e ne rimasero ferite altre 102. "Il corteo di neofascisti che ha veicolato messaggi di odio per le vie di Brescia non ha fortunatamente raccolto i proseliti auspicati dagli organizzatori. Resta comunque grave, in una città medaglia d'argento alla Resistenza, che ancora ha impressa la ferita della strage neofascista di piazza Loggia" le parole del sindaco di Brescia, Laura Castelletti.

Ora la decisione della questura presa per evitare un nuovo sabato di tensione. Decisione che l’ultradestra contesta: "Nella giornata di oggi ci troviamo sottoposti, una volta ancora, all'ennesima limitazione nei nostri confronti – commentano gli organizzatori dell'aperitivo tricolore – . Perciò, essendo stato impedito per la giornata di sabato qualunque evento in piazza della Vittoria, ci troveremo in via Benedetto Croce 21 (nella sede di uno degli organizzatori, Brescia ai bresciani) dove l'iniziativa avrà ugualmente luogo".

FONTE: repubblica.it

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