Richiama il fascismo: Verrucchio toglie la luminaria X MAS
(Repubblica.it, 15 dicembre) Luminarie della discordia a Verucchio, nel Riminese. Installate e accese per festeggiare il Natale e richiamare indirettamente ai valori della pace, sono invece diventate oggetto di discussioni e scontri in rete. La scritta “XMas”, con berretto da Babbo Natale posato sulla M, montata in una rotonda in località Villa Verucchio hanno infatti diviso la popolazione e costretto l’amministrazione a una marcia indietro: via la scritta divisiva, luminarie smontate e presto sostituite.
“In Italia - ha detto al Resto del Carlino Rimini la prima cittadina di Verucchio - la scritta X Mas può avere più di un significato. Oltre a indicare Natale potrebbe avere un significato fascista e richiamare la X Flottiglia Mas. Per evitare polemiche e fraintendimenti che come al solito esistono, ancorati ai nostri principi antifascisti, abbiamo chiesto che l'addobbo natalizio venga sostituito subito con un altro". Ma le polemiche in realtà non si placano ancora, con la popolazione spaccata fra chi plaude al gesto della prima cittadina e chi è dispiaciuto o arrabbiato che una luminaria natalizia sia stata levata.
Merry X Mas davanti alla sede Anpi: bagarre a Biella
Alcuni giorni fa le due lettere X e M erano state coperte con dei teli neri e il sindaco di centrodestra, Marzio Olivero, si era detto disposto a sostituire l'illuminazione che è posizionata davanti a Villa Schneider, sede dell'Anpi. "Sono stato contattato da due autorevoli esponenti della sinistra biellese che mi hanno segnalato, con garbo e tono conciliante, quale inconveniente a loro avviso vi fosse in quelle decorazioni natalizie", aveva spiegato il primo cittadino.
Ma ora, dopo che la polemica è montata finendo sui social e dopo che il sindaco si è trovato sotto attacco di Pd e Avs, arriva la decisione di Olivero di non fare dietrofront, visto che, afferma, "meno autorevoli esponenti della sinistra biellese non hanno saputo sottrarsi al desiderio di impartire lezioni al prossimo, animati, come avviene in alcuni salotti, da vanità e presunzione".
"La scritta rimarrà dove è stata messa - ha aggiunto - non è più tollerabile dover assistere a esercizi di arroganza, protervia e superbia da parte di chi non perde occasione di accusare gli altri dei propri difetti".
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