Vietato il corteo di Blocco studentesco a Milano
La Questura di Milano ieri pomeriggio ha vietato il corteo del Blocco Studentesco previsto per il 30 novembre, nel capoluogo lombardo.
"Nonostante un larghissimo preavviso - protesta il movimento giovanile di CasaPound - e un precedente corteo, in aprile a Verona svolto senza nessun tipo di incidenti da centinaia di giovani, la Questura ha deciso di impedirci di manifestare per motivazioni che tengono conto solo della "possibile" tensione che potrebbero creare le realtà antifasciste. Questa sembra a tutti gli effetti una ritorsione dopo il corteo di Bologna, che ha visto scatenarsi tutta l'isteria della sinistra nei confronti del nostro mondo".
"È inaccettabile - prosegue la nota - che ad una sola parte politica venga concesso di manifestare nelle strade. Il nostro movimento fa politica attiva nelle scuole da quasi vent'anni e alla luce del sole. Nelle motivazioni addotte dalla Questura non troviamo una sola ragione valida ma solo la volontà di non indisporre ANPI, antagonisti e collettivi vari. Ci state forse dicendo che le forze dell'ordine e le città devono essere ostaggio degli antifascisti mentre le strade appannaggio esclusivo della sinistra? Ci volete far credere che la seconda città d'Italia non è in grado di gestire un normale novembre studentesco? Questo è un precedente davvero pericoloso e deve far drizzare le antenne a chiunque abbia a cuore la pluralità del dibattito politico in Italia".
"Non siamo disposti - conclude il Blocco studentesco - ad accettare la parte dei cattivi ma siamo pronti a fare scudo sui diritti che ci siamo conquistati con tanti anni di sindacalismo studentesco. A qualsiasi tentativo di buttarci fuori dall'agone politico risponderemo sempre con la forza tranquilla di un principio adamantino: non esistono città dove i nostri studenti non possono manifestare".
Nessun commento: