28 ottobre, niente "presente" a Predappio per l'Anniversario
Non più il “presente” con le braccia tese al duce, ma un minuto di silenzio, così hanno voluto le pronipoti Orsola e Vittoria Mussolini. Come in un sussulto di prudente sublimazione, un passaggio del nostalgismo dallo stato solido allo stato aeriforme. Eppure la celebrano. Lo hanno fatto anche quest’anno, ed erano centinaia a Predappio, domenica. Cinquecento o seicento o settecento, tanti in camicia nera, non solo anzianotti o reduci, anzi.
Così Paolo Berizzi sulle celebrazioni della Marcia su Roma, con la tradizionale "calata dei barbari" su Predappio. Notevole il calo delle presenze. La "fase politica" ha sicuramente invitato alla prudenza e alla sobrietà. Ma non è una novità. Anche vent'anni fa, quando la cripta Mussolini era gestita dalla Guardia d'Onore Mussolini, il culto della memoria del Duce era nello stesso segno. Nel mio video "I colori del nero" Gabriele Adinolfi, fondatore con Rainaldo Graziani della GOM, me la raccontava così
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