Sorveglianza speciale per i 5 imputati dell'Ordine di Hagal
Cinque persone, appartenenti all’‘Ordine di Hagal’, dal 2019 al centro di un’inchiesta della procura di Napoli, sono state raggiunte da misure di sorveglianza speciale e obbligo di soggiorno nei comuni di residenza, emesse dalla sezione misure di prevenzione di tribunale di Napoli, per periodi variabili da tre anni a tre anni e mezzo.
Il processo è in corso dall'anno scorso alla Corte d'Assise di Napoli
Si tratta di 4 italiani ed un ucraino, quest’ultimo irreperibile. Destinatari dei provvedimenti sono Maurizio Ammendola, 44enne, presidente del sodalizio al centro dell’inchiesta; Michele Rinaldi, 48enne, vice presidente dell’associazione; Massimiliano Mariano, di 47 anni, che si occupava di indottrinare gli “adepti”; Gianpiero Testa, 26 anni, il cui compito era quello di cercare proseliti e, infine, l’ucraino latitante Anton Radomsky, di 27 anni.
Il gruppo – che aveva la propria base operativa a San Nicola la Strada, ma era attivo prevalentemente in provincia di Napoli – fu decapitato da un blitz eseguito nel novembre 2022 con l’arresto delle figure di vertice.
Secondo quanto emerso dalle indagini l'”Ordine di Hagal” era una associazione neonazista, suprematista e negazionista i cui aderenti, su Telegram, si dichiaravano pronti a un’azione militare con armi ed esplosivi contro una caserma dei carabinieri in provincia di Napoli e anche contro obiettivi civili, come un centro commerciale.
FONTE: CASERTACE
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