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Dopo Rampelli anche La Russa difende i diritti di Ilaria Salis

 AGGIORNAMENTO 2.02.24 

"Un incontro molto cortese. Ricordatevi che io prima di fare il politico sono avvocato penalista, di carcere. Quindi per me non è difficile immedesimarmi nel desiderio del padre, prima di tutto, che sia rispettata la dignità della figlia imputata". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa commentando l'incontro con Roberto Salis, padre di Ilaria – la 39enne milanese da quasi un anno in carcere a Budapest con l'accusa di aver aggredito due militanti neonazisti - avvenuto questa mattina nel suo studio legale in corso di Porta Vittoria. "Partendo da questo la vicinanza è stata immediata e spontanea".
FONTE: la Repubblica

Una bella doppietta di Fabio Rampelli:
dopo la Shoa, entra in difesa della Salis


Una doppietta impressionante, quella del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, un politico di razza. Rompendo ogni indugio, nel giro di tre giorni, ha preso clamorosamente le distanze dalle vergogne del passato (la Shoa) ma anche del presente (la detenuta italiana incatenata in Ungheria). Senza infingimenti, senza omissioni verbali, senza furbizie (il ministro Lollobrigida che non si pronuncia perché "non ho visto le foto").

Huffington post - La Shoa

“Il fascismo ci fa vergognare”. Se Giorgia Meloni e Ignazio La Russa mostrano ancora qualche reticenza nel giudizio sul Ventennio, non così il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli che a Montecitorio, alla vigilia del Giorno della Memoria, dà un giudizio senza possibilità di fraintendimento sui regimi totalitari, a cominciare dal nazismo e dal fascismo. Ben oltre la condanna espressa dalla presidente del Consiglio.

Rampelli consegna la sua riflessione all’incontro promosso dal presidente della commissione cultura Federico Mollicone per la proiezione del film “Gli eredi della Shoah”, con le interviste ai nipoti di chi è stato testimone diretto dell’orrore dei campi di sterminio. In sala ad ascoltare ci sono tra gli altri l’autore, l’ideatore e scrittore dell’opera Roly Kornblit, il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia, il presidente dell’Unione giovani ebrei d’Italia Luca Spizzichino. Rampelli ricorda “la condizione del popolo ebraico offeso, vilipeso e annientato dalle ideologie totalitarie del ‘900, nazismo e fascismo in testa che – dice- con la cruda freddezza metallica della legge, hanno sistematizzato giuridicamente l’annientamento del popolo ebraico per poi eseguirlo”. E aggiunge che “come genere umano non finiremo mai di provare vergogna per l’abiezione nella quale tutti i regimi totalitari trascinano l’umanità. Una tragedia che rischia di ripetersi oggi sotto diverse forme con la rinascita di movimenti antisemiti la cui recrudescenza è di strettissima attualità”. LEGGI TUTTO

Facebook - Ilaria Sotis

GIUSTIZIA NEL RISPETTO DELLA DIGNITÀ UMANA. PORTARE IN ITALIA ILARIA SALIS
Sono certo che il presidente Meloni, nel rispetto delle prerogative della magistratura, saprà ottenere il rientro in Italia di Ilaria Salis e lo svolgimento di un giusto processo, senza catene ai polsi e alle caviglie...
Le immagini di ieri ci hanno turbati. Agli ambasciatori sono state già date le necessarie indicazioni da parte del ministro degli Esteri Tajani. Personalmente sono in contatto con il padre di Ilaria dalla scorsa settimana, e alla luce delle informazioni raccolte dalla Farnesina, si era in attesa della prima apparizione in aula per i successivi adempimenti. C’erano giunte informazioni sul trattamento ai limiti della disumanità nel carcere ungherese, ma non ci aspettavamo immagini così forti e così lesive della dignità umana. Mi sono occupato anche di altri nostri connazionali trattati in modo barbaro in nazioni che vengono giudicate esempi di democrazia continentale. Diciamo che la civiltà giuridica italiana, al netto del sovraffollamento delle carceri e delle tragiche conseguenze che genera, resta tra le migliori, nonostante gli assurdi richiami della corte di giustizia europea. Dunque ci si schieri tutti con il governo italiano per rimpatriare Ilaria Salis, ma si evitino strumentalizzazioni politiche.

Impressionante il coro bigotto e forcaiolo (con una sola eccezione) dei follower del vicepresidente della Camera. A cui Rampelli replica con pazienza degna di migliori interlocutori che il Medioevo è alle spalle e che va salvaguardata la dignità del detenuto. Un altro caso in cui è evidente che, contro il pregiudizio qualunquista, alla fin fine il ceto politico è migliore dei suoi elettori.

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