L'imbarazzo del premier per il disastro Pozzolo
GIORGIA MELONI VUOLE EVITARE DI SOSPENDERE DAL PARTITO IL DEPUTATO EMANUELE POZZOLO, DOPO LA PISTOLETTATA DI CAPODANNO: LA SORA GIORGIA NON VUOLE INDISPETTIRE QUELL'ALA DI FRATELLI D'ITALIA (UN 4-5%) CHE LA PENSA COME POZZOLO, CIOE' HA NOSTALGIE PER IL DUCE E AMA LE ARMI - ECCO PERCHE' E' STATO ATTIVATO IL DEPUTATO DI FDI, FABRIZIO COMBA, CHE E' ANCHE VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE, PER SPINGERE POZZOLO AD AUTOSOSPENDERSI...
Un agente presente smentisce il deputato
“HA SPARATO POZZOLO, ABBIAMO AVUTO TUTTI PAURA. C’ERANO ANCHE DEI BAMBINI” – UN AGENTE TESTIMONE DELLO SPARO DI CAPODANNO CHE HA FERITO IL GENERO DI UN AGENTE DELLA SCORTA DI DELMASTRO SMENTISCE IL DEPUTATO PISTOLERO - POZZOLO È INDAGATO PER LESIONI COLPOSE, ACCENSIONI ED ESPLOSIONI PERICOLOSE E OMESSA CUSTODIA DI ARMI, MA A QUESTE POTREBBE ESSERE AGGIUNTA QUELLA DI FALSO IDEOLOGICO...
Estratti dal fattoquotidiano.it
MEME SU EMANUELE POZZOLO BY OSHO
“In merito all’incidente accaduto la notte di Capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza, confermo che il colpo di pistola – da me detenuta regolarmente – che ha ferito uno dei partecipanti alla festa è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare”. Questa era stata la breve dichiarazione di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, nella serata del 1 gennaio, dopo il ferimento di un 31enne al veglione nella pro loco di Rosazza. La procura di Biella lo ha indagato e la prefettura gli revocherà il porto d’armi, ma più di tutto già martedì 2 un testimone lo smentiva: “Era allegro e mostrava la pistola”.
Il racconto del testimone – Il testimone è un agente di polizia che a Repubblica spiega che a sparare è stato proprio il deputato che si è sottoposto allo stub la mattina del 1 gennaio, ma ha rifiutato di consegnare i vestiti indossati la notte di San Silvestro. “Abbiamo avuto tutti paura, c’erano dei bambini. Pozzolo è arrivato a fine serata, stavamo andando via: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all’improvviso è partito lo sparo. LEGGI TUTTO
Una riflessione politica sul disastro Pozzolo
“LA CLASSE POLITICA DI FRATELLI D’ITALIA È GRAVEMENTE INADEGUATA” - STEFANO FOLLI: “LA VICENDA TRAGICOMICA DEL “PISTOLERO” DI FRATELLI D’ITALIA POZZOLO CONFERMA CHE IL PARTITO DELLA PREMIER TENDE TROPPO SPESSO A SCIVOLARE IN GAFFE GROTTESCHE, SPECCHIO DI UNA DEBOLE, SE NON ASSENTE, CULTURA ISTITUZIONALE. SI TRATTI DEL TRENO DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA O DEI DOCUMENTI RISERVATI GIRATI DA DELMASTRO AL SUO COINQUILINO, DONZELLI, C’È SEMPRE QUALCOSA CHE NON ANDAVA DETTA O NON ANDAVA FATTA”
LA CLASSE DIRIGENTE CHE NON C’È
Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”
EMANUELE POZZOLO PISTOLERO MEME
La vicenda tragicomica del “pistolero” di Fratelli d’Italia offre un paio d’insegnamenti. Il primo è la conferma che il partito della premier tende troppo spesso a scivolare in gaffe grottesche, specchio di una debole, se non del tutto assente, cultura istituzionale. Si tratti del treno del ministro Lollobrigida o dei documenti riservati girati dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro al suo coinquilino, Donzelli, c’è sempre qualcosa che non andava detta o non andava fatta, costringendo la presidente del Consiglio a correre ai ripari. LEGGI TUTTO
Tutte le idee scorrette del pistolero
ECCO COSA DICEVA IL DEPUTATO DI FRATELLI D'ITALIA DAL GRILLETTO FACILE, EMANUELE POZZOLO, NEL 2009: “IL POLITICAMENTE CORRETTO È IL CANCRO CHE STA DISTRUGGENDO LA SOCIETÀ, BISOGNA DIRE CHE UNA PERSONA NEGRA È DI COLORE, CHE UN DISABILE È UN DIVERSAMENTE ABILE" - NEL 2019 DEFINÌ “PARASSITA” UN DISABILE CHE OCCUPAVA ABUSIVAMENTE UNA CASA – QUANDO MORÌ CAMILLERI LO DEFINÌ: "FASCISTA FINO AL 25 APRILE, COMUNISTA DOPO. UN VERO E PROPRIO ARCI-ITALIANO" - NEL 2022 DISSE: "HO FORSE CAMBIATO I TONI MA NON LE IDEE" -
Marco Zonetti per Dagospia
È ormai appurata l'idiosincrasia verso il politically correct da parte del deputato vercellese di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo detto "Manny", proprietario della pistola dal quale è partito un colpo che ha ferito il genero di un agente di scorta del sottosegretario meloniano Andrea Delmastro a Capodanno.
Dagospia ha già pubblicato un florilegio di sue esternazioni sui social, nelle quali - oltre a citare più volte Benito Mussolini - egli asseriva "io me ne frego" se definito intollerante, reazionario e fascista.
E in questo senso la sua coerenza è esemplare, visto che già nel 2009 egli aveva pubblicato un libricino dal titolo "Il reazionario - Un anno di politica su Facebook" nel quale raccoglieva i propri pensieri politici politicamente scorretti affidati al social di Mark Zuckerberg. Lo abbiamo appreso riesumando un video del 2009, nel quale un appena 24enne e sbarbato "Manny" Pozzolo presentava per l'appunto la sua opera letteraria nel paese di Alice Castello (Vc) al cospetto di una non certo oceanica platea, ma tant'è. LEGGI TUTTO
Il sequestro dell'arsenale: sei armi
A CASA POZZOLO C’ERA UN ARSENALE – LA PREFETTURA DI BIELLA HA AVVIATO LA PROCEDURA PER RITIRARE ALTRE SEI ARMI IN POSSESSO DEL DEPUTATO DI FRATELLI D’ITALIA, OLTRE ALLA PISTOLA DA CUI È PARTITO IL COLPO CHE HA FERITO IL GENERO DELL’AGENTE DI SCORTA DI DELMASTRO, A ROZZANA – LE ALTRE SEI ARMI ERANO NELL’ABITAZIONE DELL’ONOREVOLE, A VERCELLI…
(ANSA) - La prefettura di Biella ha avviato la procedura per ritirare altre sei armi in possesso di Emanuele Pozzolo, il deputato dalla cui pistola nella notte di Capodanno è partito un proiettile che ha ferito lievemente uno dei presenti a una festa, nel Biellese.
Lo si apprende dagli investigatori, tenendo conto del fatto che a procedere è la prefettura di Biella, competente per territorio, dal momento che Pozzolo risulta residente a Campiglia Cervo, un paesino di mezza montagna a meno di venti chilometri a nord del capoluogo.
PISTOLERI D ITALIA - VIGNETTA DI VUKIC SUL CASO DI EMANUELE POZZOLO
Ciò nonostante le altre sei armi in suo possesso risulterebbero nell'abitazione di Vercelli. Solo la mini pistola che nella notte di Capodanno ha sparato è stata finora sequestrata nell'immediato, dai carabinieri, che indagano sull'accaduto, coordinati dalla procura locale.
Per le altre sei armi non sarà un sequestro immediato: la legge prevede infatti che Pozzolo possa presentare le controdeduzioni entro una settimana. Se non dovessero essere accolte, i carabinieri potranno procedere al sequestro. A quel punto Pozzolo potrà comunque ricorrere al Tar entro sessanta giorni o presentare nei successivi tre mesi un ricorso straordinario al presidente della Repubblica.
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