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E' morto Gianni Correggiari, l'avvocato che fece "nero" Facebook

 


Ho appreso la notizia pochi minuti fa, ancora non ci credo, mi sto disperando perché io e te caro Gianni dovevamo vederci a maggio, proprio ieri mattina al telefono ce lo siamo promesso. Tu sei stato per me un maestro, un amico, un grande camerata, avevamo lo stesso sentire, abbiamo militato insieme, siamo diventati grandi amici, Gianni mi mancherai troppo... Che anni terribili questi, ho il cuore a pezzi. A Dio Gianni

❤️🥀

L'annuncio della morte di Gianni Correggiari, apparso sulla bacheca facebook di Chiara Rovere mi addolora.

Non l'ho mai conosciuto "personalmente di persona" ma tra i tanti fascisti che compongono la mia bolla social era tra quelli con cui più intensa era l'interlocuzione, non solo sulle questioni di comune di interesse (tra i suoi contributi a questo blog il memento di Marcantonio Bezicheri) ma anche sul cazzeggio calcistico... Vicesegretario nazionale di Forza nuova, è stato tra i fondatori e i dirigenti della Rete dei patrioti, che lo ricorda così sulla pagina Instragram del Presidio Milano:

Il camerata Gianni Correggiari è andato avanti. Da tempo ammalato aveva affrontato la malattia con coraggio e serenità, preparandosi all' incontro con Dio affidandosi alla Fede dei nostri padri e ai suggerimenti di un bravo Sacerdote tradizionale. La consapevolezza di essere all' ultimo capitolo della sua vita e la sofferenza fisica non gli hanno impedito di essere un militante del Movimento Nazionale e della Rete dei Patrioti fino alla fine.
Oggi tutto il nostro movimento e il suo Consiglio Direttivo sono in lutto per aver perso un camerata coraggioso, un amico sempre pronto a prodigarsi per gli altri nelle difficoltà, un grande avvocato che ha difeso camerati in tutta Italia da accuse infamanti. Un Camerata che ha contribuito alla buona battaglia in Italia e in America Latina, specie in Argentina dove aveva stabilito legami fraterni con diversi Camerati.
Queste sono solo alcune peculiarità del grande uomo, camerata ed esempio che ci ha lasciati. Abbiamo perso un avvocato sempre pronto a difenderci nelle vicissitudini della "giustizia terrena" ma ora abbiamo un intercessore in più presso la Giustizia Divina e un militante che marcia al nostro fianco tra le milizie celesti.
Gianni fu tra i protagonisti della scissione, nata dalla rivolta di molti quadri storici contro la svolta "romanocentrica" e stradaiola imposta dal crescente peso politico di Giuliano Castellino. Dopo tante candidatura con FN alle ultime politiche era in lista con Italexit nel collegio di Chieti, la città abruzzese dove si era trasferito da parecchi anni.
In attesa di adeguati approfondimenti voglio intanto ricordarlo come l'avvocato che insegnò le buone maniere a Facebook ...

Per approfondire

Il ricordo di Mazzanti
Il suo impegno per Tarez Aziz

Il ricordo di Luca Armaroli

Lo so che l’ironia era una delle tue qualità migliori, ma questo scherzo proprio non ce lo dovevi fare. Proprio no. Nemmeno il tempo di capire di cosa si trattasse e sei stato travolto da un orribile e ineludibile male, proprio tu che della forma e della salute facevi uno stile di vita.
 In questi attimi di sconforto, attonito e impotente,  voglio però ricordarti per quello scherzo  che mi facesti più di 26 anni fa agli albori di una nuova avventura politica. Pur facendo parte di quella “mezza” generazione di militanti più giovane della tua, ci frequentavamo poco, e io ti vedevo come esempio pacato, elegante ma quasi “moderato” della classe dirigente del MSI, in cui entrambi gravitavamo, su binari paralleli e ben distanti. Iniziava a serpeggiare la diffidenza e l’insofferenza verso la “svolta di An” , io mi trovavo da tempo su posizioni più minoritarie della minoranza (il Fronte degli Italiani di Teodoro Buontempo), quando appresi che Tu, il più pacato, sobrio e ragionevole di tutti noi, già da qualche mese avevi percorso la strada movimentista e radicale della neonata Forza Nuova.
Avesti buon gioco nel convincermi a rompere gli indugi ad a abbandonare definitivamente AN per seguirti nella nuova folle avventura politica. Con la tua solida e concreta retorica, sempre elegante e ferma ma mai sgangherata o eccessiva, riuscisti a persuadermi che  il nuovo movimento fosse già ben radicato, che avesse solide strutture e base militante, quando in realtà eravamo poco più ….che 4 amici al bar. Amici, camerati entusiasti, ma sempre 4. Bello scherzo davvero. 
Non te ne ho mai avuto per questo, anzi, non ti ho mai ringraziato abbastanza per avermi tolto ogni alibi dal proseguire in una stanca , rituale e farsa e falsa politica in cui il partito si era impantanato. Per anni sei stato un eccellente Avvocato, un impagabile capo e dirigente politico, un appassionato e fine intellettuale, un generoso  militante caratterizzato sempre dalla cifra della eleganza e del buon senso. Insomma, tutto il mio contrario.  
Ricordo quando pensasti di fare causa al Fondo Monetario internazionale presso le alte corti sovranazionali, per sollevare la questione dell’imminente default dell’Argentina minacciata e colpita dalla speculazione monetaria e finanziaria internazionale . Mi portasti a casa all’ora di cena il candidato Presidente del PPR (Partido Popular de la Reconstrucción) Gustavo Breide Obeid (già Cara Pintada) con 2 commilitoni. Una iniziativa giudiziaria e politica ahimè poi prevedibilmente naufragata nel nulla, ma una serata surreale e irripetibile di sogni e speranze. 
Quell’altra cena, sempre senza preavviso,  con i camerati spagnoli della Falange o quella con il più posato e meno ruspante dirigente nazionale del Front National, Thibault de la Tocnaye .  Alla fine la politica sui massimi sistemi finiva annacquata nel Sangiovese che accompagnava le tagliatelle al ragù…
Le strade politiche si sono  poi allontanate, ma si è rinsaldata sempre di più, nel rispetto e nella fiducia cieca,  la nostra amicizia. Un collega, un fratello maggiore, un Camerata.
Ma che scherzo che ci hai fatto…. 

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