E' morto Menicacci: da deputato missino a uomo del grande complotto fasciomassomafioso
Si svolgeranno domani pomeriggio a Foligno con la celebrazione di una messa a p.zza San Domenico alle ore 15 i funerali dell'avvocato Stefano Menicacci, l'antico parlamentare missino che per più di 30 anni è stato uno dei più stretti sodali di Stefano Delle Chiaie, a partire dalla sfortunata avventura politica della Lega Nazional-popolare.
Perché su quel tentativo di cogliere, all'inizio degli anni '90, il vento del Nord, la potenza distruttrice della prima Lega, e declinarlo in area centro-meridionale si è innescato un tormentone giudiziario che dura ancora dopo 30 anni. E che ha portato, pochi mesi fa, alla veneranda età di 91 anni, l'ex deputato agli arresti domiciliari. L'accusa: aver tentato di occultare la presenza di Stefano Delle Chiaie in Sicilia a ridosso delle stragi mafiose del '92.
E' la seconda ondata dell'inchiesta Sistemi criminali, una fantasiosa indagine lanciata nel 1998 dalla procura di Palermo sulle piste di un presunto tentativo di colpo di stato che avrebbe messo assieme cosa nostra, massoneria deviata, frange dello Stato ed eversione nera: nel 2001 il pubblico ministero Roberto Scarpinato ne chiese l'archiviazione insieme ad altre dodici persone, tra cui Menicacci e Delle Chiaie, l'immancabile Licio Gelli, il commercialista di Totò Riina, massone e missino Giuseppe Mandalari e i fratelli Graviano.
Nell'inchiesta bis è emerso un altro filone, che coinvolge anche un avanguardista storico, Adriano Tilgher: un progetto di osservatorio sulle malefatte dei magistrati.
Menicacci era stato eletto deputato a 37 anni nell'Umbria rossa ed era rimasto in parlamento per tre legislature. Rovesciando il celebre aforisma sui giovani incendiari che diventano pompieri da grandi. Menicacci, infatti, eletto ancora nel '72 e nel '76, scelse di aderire a Democrazia nazionale e quindi concluse l'esperienza parlamentare nel 1979. Con lui un altro avvocato di vaglia suo coetaneo, marchigiano, di prima nomina. Adriano Cerquetti si distinse poi da difensore generoso e appassionato di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro
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