De Luna asfalta il capo di Vox che invoca una piazza Loreto per Sanchez
LO STORICO GIOVANNI DE LUNA SPEDISCE DIETRO LA LAVAGNA IL LEADER DI VOX SANTIAGO ABASCAL: "HA AFFERMATO CHE ‘CI SARÀ UN MOMENTO’ IN CUI IL POPOLO VORRÀ ‘APPENDERE PER I PIEDI’ L'ATTUALE PREMIER SPAGNOLO PEDRO SÁNCHEZ. A NOI ITALIANI QUESTE PAROLE EVOCANO IL CADAVERE DI MUSSOLINI APPESO A PIAZZALE LORETO. NON SO SE ABASCAL CONOSCA LA NOSTRA STORIA. CERTAMENTE LA CONOSCONO I SUOI ALLEATI DELLA DESTRA ITALIANA E FAREBBERO BENE A RACCONTARGLIELA. LA DESTRA, NELLA SUA SETE DI RIVINCITA, TENDE AD APPROPRIARSI ANCHE DEGLI SLOGAN DELLA SINISTRA; MA LO FA IGNORANDO LA STORIA, STRUMENTALIZZANDOLA, MISTIFICANDOLA. E QUESTO NON HA MAI PORTATO FORTUNA A NESSUNO”
Estratto dell’articolo di Giovanni De Luna per “la Stampa”
Il leader spagnolo del movimento di estrema destra, Vox, Santiago Abascal, in un'intervista al quotidiano argentino Clarin ha affermato che «ci sarà un momento» in cui il popolo vorrà «appendere per i piedi» l'attuale premier Pedro Sánchez. […] i media spagnoli, non solo quelli di sinistra, si sono soffermati soprattutto sulla carica di odio che vi affiora […] A noi italiani le parole di Abascal suscitano raccapriccio, ma non solo. Il cadavere di Mussolini, per venti anni dittatore assoluto di un regime liberticida, fu appunto «appeso per i piedi», al traliccio di un distributore di benzina, a Milano, nelle giornate insurrezionali dell'aprile del 1945.
SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI
Era stato ucciso a Dongo dai partigiani mentre, travestito da soldato tedesco, tentava di sfuggire alla caccia che gli davano, tutti: gli italiani e gli Alleati. Fu un epilogo tragico […] che scaturì […] dall'immaginario che sul corpo del Duce si era consolidato negli anni della dittatura. Mussolini era "fisicamente" adorato […] lui stesso si prestava a questa sorta di culto vantando la propria "blindatura cranica", le sue doti di ginnasta, il suo coraggio indomito che lo portava a farsi fotografare mentre accarezzava le fauci di una leonessa.
BENITO MUSSOLINI CLARETTA PETACCI APPESI A PIAZZALE LORETO
[…] Mussolini era il suo corpo, […] quella figura […] campeggiava su tutti i muri delle città italiane: mascella volitiva, occhi sbarrati, braccia conserte, gambe divaricate […] Fu un tragico contrappasso quello che si consumò a Piazzale Loreto. Il cadavere vilipeso era lo stesso corpo adorato in precedenza. Il primo calcio che gli sfondò proprio il cranio fu vibrato da una signora anziana […] Le immagini dello scempio circolarono nel dopoguerra alimentando una narrazione giunta intatta fino agli anni '70.
Allora nelle piazze e nelle aule scolastiche risuonò lo slogan «Piazzale Loreto c'è ancora tanto posto». Era […] l'idea che la lotta partigiana avesse lasciato intatte le strutture del potere fascista […] erano i giovani extraparlamentari di sinistra a urlarlo. Oggi è il leader della estrema destra spagnola che vuole «appendere per i piedi» il rivale. Non so se Abascal conosca la nostra storia. Certamente la conoscono i suoi alleati della destra italiana e farebbero bene a raccontargliela. La destra, nella sua sete di rivincita, tende ad appropriarsi anche degli slogan della sinistra; ma lo fa ignorando la storia, strumentalizzandola, mistificandola. E questo non ha mai portato fortuna a nessuno.
FONTE: Dagospia
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