La sorella di Elena spacca la Lega in Veneto: Zaia infuriato con l'assessore Marcato e Valdegamberi
“ELENA CECCHETTIN CRITICA LA MENTALITÀ PATRIARCALE POI ESALTA LUCIFERO” – IL CONSIGLIERE REGIONALE VENETO, STEFANO VALDEGAMBERI, RINCARA LA DOSE E APRE LE VALVOLE CON “LA ZANZARA”: “NON MI È PIACIUTA L’INTERVISTA CHE HA FATTO LA SORELLA DI GIULIA, PARLA DI UOMO PATRIARCALE, MA CHE CAZZO È. IN UN POST HA SCRITTO LUCIFERO È QUELLO CHE PREFERISCO. RIEMPE I SOCIAL DI QUESTE FRASI QUA, IN UNA DICE AL CIMITERO NON AVEVO PAURA QUANDO CI PASSAVO. DIMETTERMI? NO. QUELLI CHE MI HANNO VOTATO LA PENSANO COME ME…”
AGGIORNAMENTO DEL 22 NOVEMBRE
GIULIA CECCHETTIN: ANCHE L’ASSESSORE DI ZAIA ROBERTO MARCATO SI SCAGLIA CONTRO LA SORELLA
Dagonota
Si preannuncia un bel terremoto fra gli assessori della giunta di Luca Zaia, in Veneto. Dopo le accuse di satanismo rivolte dal consigliere regionale, Stefano Valdegamberi, a Elena Cecchettin, sorella di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, parte lancia in resta anche l’assessore-bulldog allo sviluppo economico, Roberto Marcato.
Il Doge Zaia si era affrettato a dissociarsi e condannare le parole di Valdgamberi, e invece Marcato lo difende: “Valdegamberi è assolutamente una brava persona. Ha espresso le sue idee, condivisibili o meno, ma non deve assolutamente dimettersi”.
Posizioni che avrebbero fatto andare su tutte le furie Zaia, da tempo impegnato in una campagna serrata contro la violenza sulle donne, e che prova da tempo a ritagliarsi una posizione più “woke” anche su altri temi (si vedano le sue dichiarazioni sul cambio di sesso).
Roberto Marcato, in un’intervista su “Affari Italiani”, non risparmia critiche anche verso il governo Meloni (e indirettamente anche a Matteo Salvini): “Autonomia entro il 2024 o tutti a casa”
§§§ - 21 NOVEMBRE
Il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi torna all’attacco di Elena Cecchettin a La Zanzara:
“Dimettersi? No. Quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto messaggi di morte da quelli che dicono di rispettare uomini e donne. Elena parla di uomo patriarcale e poi sui social ha richiami a simboli satanisti. Fa la morale e poi segue certe teorie sataniste.
La violenza non è solo dell’uomo, a Verona, si è suicidato un mio amico pressato dalla moglie. Il discorso di Elena è ideologico, ho il diritto di dire che non sono d’accordo. Lei critica la mentalità patriarcale poi esalta Lucifero”
Il consigliere regionale del Veneto Stefano Valdegamberi è intervenuto a La Zanzara su Radio 24 dopo il post polemico nei confronti di Elena Cecchettin, sorella di Giulia.
IL POST DI STEFANO VALDEGAMBERI SU ELENA CECCHETTIN
“Sono mitragliato - dice Valdegamberi a La Zanzara - non riesco neanche a telefonare. Ricevo minacce, anche di morte. Le ricevo poi dai primi pacifisti che dicono di rispettare gli uomini e le donne, ma sono i primi a dirti ti aspettiamo sotto, veniamo a trovarti”.
ELENA CECCHETTIN LA SORELLA DI GIULIA 3
Elena e il Satanismo. “Non mi è piaciuta l’intervista che ha fatto a ieri, parla di uomo patriarcale, ma che cazzo è. Siamo fermi al 1800? Non c’è più l’uomo patriarcale. Sui social ha richiami a simboli satanisti, in un post ha scritto Lucifero è quello che preferisco. Viene a farmi la morale a me e poi segue certe teorie…”
E ancora continua: “Riempe i social di queste frasi qua, in una dice al cimitero non avevo paura quando ci passavo”.
“Partiamo dal principio che un uomo è violento perché uomo. Si è suicidato un mio amico a Verona pressato dalla sua ex moglie. Voleva ricucire il rapporto e lei lo ha denunciato per mobbing, si è sparato. L’uomo è portato a reazioni più violente, ma c’è da rieducare le persone a un rapporto non possessivo in coppia”.
ELENA CECCHETTIN LA SORELLA DI GIULIA 2
E ancora contro la sorella di Giulia: “Il discorso è stato ideologico, io ho sempre rispettato le donne ed essere messo sul piano di tutti gli uomini che “son così”, non ci sto. Ho il diritto di dire non son d’accordo. Vedo che critica la mentalità patriarcale peccato che poi queste critiche arrivano da gente che esalta lucifero. Io vorrei indagare su questi movimenti satanisti che influiscono sui ragazzi".
“Dimettersi? Per cosa. quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, mentre da quelli che professano la libertà di pensiero ho ricevuto messaggi di morte. Quelli sono da perseguire”.
“Oggi - conclude Valdegamberi - non c’è più la capacità di dire no.
Se un ragazzo va male a scuola, i genitori attaccano il professore. I ragazzi si fanno dire sempre di si. Creiamo dei mostri in casa, uno diventa una belva al rifiuto di una ragazza. Pena? Quella massima, non è possibile togliere la vita a una ragazza"
FONTE: DAGOSPIA
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