Sequestrato il tesoretto dell'ex tesoriere di Fratelli d'Italia: 5 milioni
Sparito da Latina, dopo essere stato travolto dalle inchieste, e anche dalla politica, dopo essere stato l’intoccabile tesoriere di Fratelli d’Italia alla Camera durante la XVII legislatura, Pasquale Maietta sembrava essere diventato un’ombra. Dal “ci pensa Pasquale”, ai tempi in cui l’allora esponente di FdI era potente assessore della giunta comunale di Giovanni Di Giorgi, poi astro nascente a Montecitorio e contemporaneamente presidente del Latina Calcio portata nel campionato di serie B, anche nel capoluogo pontino si è passati da tempo al “Pasquale chi?”. Maietta, trasferitosi a Roma, non sembra però aver perso né forza negli affari né soprattutto potenza economica.
Vive in una villa da un milione di euro all’Eur e con una serie di società, secondo gli investigatori riconducibili a lui e che spaziano dal litorale romano al veronese, dalle locazioni immobiliari all’intermediazione finanziaria, passando per il commercio di articoli sportivi e di elettronica, ha continuato a gestire un piccolo impero. Le fortune dell’ex deputato sono ritenute dagli inquirenti frutto di attività criminali e la Guardia di finanza gli ha sequestrato beni del valore di oltre 5 milioni di euro.
Maietta, considerato dai magistrati “socialmente pericoloso”, si è visto applicare dalla sezione specializzata in misure di prevenzione del Tribunale, su richiesta delle Procure di Latina e Roma, il provvedimento.
Le Fiamme gialle hanno compiuto nuovi accertamenti e, mentre i principali processi in cui l’ex tesoriere è imputato davanti al Tribunale pontino si avviano verso la prescrizione, hanno sottolineato che dal 2014 “risulta coinvolto sistematicamente in reati di trasferimento fraudolento di valori, associazione per delinquere finalizzata ad una incessante attività di evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, nonché numerosi reati tributari e fiscali in concorso con altri soggetti”.
Sottolineato inoltre che sin dai primi anni 2000 è risultato “legato a soggetti della provincia di Latina di elevato spessore criminale”, in particolare al boss Costantino Cha Cha Di Silvio, esponente dell’omonima famiglia di origine nomade.
Le indagini patrimoniali sono state portate avanti dagli specialisti del Nucleo di polizia economica-finanziaria di Latina e dal Nucleo di polizia economica-finanziaria di Roma. La Guardia di finanza ha esaminato la situazione dell’intero nucleo familiare del professionista, arrivando alla conclusione che il suo patrimonio è sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati. Una fortuna fatta di 23 immobili tra Latina e Roma, tre dei quali di società considerate riconducibili all’ex esponente di FdI, e di quote societarie. Quel patrimonio è stato considerato frutto di attività illecite e sequestrato.
Nel corso delle nuove indagini, inoltre, i finanzieri hanno esaminato anche le attività svolte da Maietta dal momento in cui si è trasferito da Latina a Roma e negli investigatori è maturato il sospetto che possa aver riprodotto nella capitale il modello criminale già oggetto di indagini a Latina. Dubbi che, analizzato il rapporto delle Fiamme gialle, dovrà valutare la Procura di Roma, che potrebbe aprire una nuova inchiesta.
FONTE: La Repubblica.it
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