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Ovadia smentisce: non andrò alla fondazione del Forum di Alemanno

 

"Moni Ovadia parteciperà domenica 26 novembre all'assemblea di fondazione del Forum per l'indipendenza italiano. Il movimento di Gianni Alemanno si candida a raccogliere il dissenso a destra di Giorgia Meloni, puntando sul no alla guerra in Ucraina, e rispolvera l'anti americanismo che ha contraddistinto la destra sociale, l'area di An di cui Alemanno è stato il leader".

Così FanPage ha dato fuoco alle polveri, intervistando il noto artista italo-bulgaro, storico esponente dell'estrema sinistra e dell'antifascismo. Ma nonostante la lunga conversazione il giornalista e Moni Ovadia non si sono capiti bene e così è stata necessaria una smentita all'Ansa:

(ANSA)  "Smentisco la mia partecipazione al Forum dell'Indipendenza Italiana del 26 novembre p.v., evento fondativo di un nuovo partito di destra. L'invito che mi era stato rivolto si riferiva ad una tavola rotonda sulla questione israelo/palestinese e, essendo io fermamente convinto della necessità di dialogare soprattutto con chi non la pensa come me, avevo accettato". Lo precisa in una nota Moni Ovadia.  

Il testo dell'intervista

L'ex sindaco di Roma - prosegue il testo di Fan Page - punta a raccattare voti e personalità anche nella cosiddetta "area del dissenso", tra no vax, sovranisti "né di destra né di sinistra" e complottardi. Così domenica 26 novembre parlerà in una tavola rotonda assieme a Marco Rizzo e Francesco Toscano leader di Democrazia Sovrana e Popolare, l'ex ambasciatrice diventata personaggio di talk e tv Elena Basile, l'antico sodale Fabio Granata, passato dalla corrente rautiana alla rovinosa esperienza di Futuro e Libertà, e lo stesso Alemanno. Modera il vicedirettore de La Verità, e trait d'union tra destra, neofascisti e "dissidenti", Francesco Borgonovo.

Una decisione quella di Ovadia che ha stupito molti tra i suoi estimatori, ma che il diretto interessato ha spiegato a Fanpage.it perché ritiene la presenza coerente con il suo percorso politico.

È solo un confronto, parleremo di Medio Oriente. Io sono marxista e sono comunista e tale resto, non mi sposto di un virgola. Alemanno ha mostrato delle posizioni molto intelligenti sul Medio Oriente. Non è che io faccio un partito con Alemanno, ma stiamo scherzando…

L'incontro però è presentato come la costituzione di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, oltre la destra e la sinistra. Si intitola proprio: "Dai mondi del dissenso all'alternativa politica e sociale"…

Facciano quello che vogliono. Io prima di tutto non voglio stare in nessun partito, anche perché credo che in questo momento non abbiano nessun ruolo. C'è bisogno di movimenti dal basso per cambiare l'intera struttura. Le elezioni non servono a un cazzo, i governi fanno quello che vogliono loro. Ripeto: è solo una giornata di confronto, c'è anche Elena Basile che è una mia carissima amica, vogliamo solo riflettere insieme sul Medio Oriente.

E l'antifascismo non è più una discriminante?

Ma non si parla mica di fascismo e antifascismo. Io il 25 aprile sarò ancora in piazza, ci mancherebbe altro. È Gianni Alemanno che è cambiato, ha fatto una riflessione che mi ha lasciato stupito, l'ho sentito parlare in televisione ed era l'unico che diceva cose sensate.

Però la destra sociale ha sempre avuto una posizione di sostegno alla Palestina e anti Usa, non è una grande novità…

Ma se sono trent'anni che non si parla di Palestina. A me è sembrato che sostenesse posizioni condivisibili, parlando di due popoli e due stati, anche se io non credo più molto in questa soluzione, penso che l'unica soluzione vera sia uno stato unico binazionale. Io non vado però certo ad allinearmi alle idee di Alemanno, si va e si parla, mica stiamo facendo niente di terribile, è un confronto. La mia posizione d'altronde sulla Palestina è molto conosciuta, vado a discutere di questo non certo di fare un partito.

E non ci sono altri interlocutori per discutere di questi argomenti?

Quando si parla di Palestina io credo che tutti coloro che sostengono l'autodeterminazione del popolo palestinese siano interlocutori validi. Vedi quando hai il PD che è diventato un partito di destra…

Però anche Elly Schlein sostiene l'idea di due popoli due stati, e di certo non sta sostenendo i bombardamenti su Gaza. Come la mettiamo?

Appunto! Per me tutti quelli che sostengono l'ipotesi di due popoli e due stati sono i benvenuti al confronto limitatamente a questa questione. Per tanti anni siamo stati in pochissimi a batterci per la risoluzione del conflitto israelo palestinese, oggi abbiamo bisogno di un fronte larghissimo che si mobiliti per i diritti del popolo palestinese.

Il PD va meno bene perché è troppo filo Nato e filo americano?

Per me l'atlantismo è la nuova forma del fascismo, siamo sottomessi ai diktat degli americani e ai loro desiderata. Anche su il conflitto tra Russia e Ucraina ho espresso chiaramente la mia opinione: è la Nato che ha preparato il conflitto passo dopo passo, lo spiega bene Benjamin Abelow nel suo libro "Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina" che ho presentato di recente. L'Europa non esiste oggi, lo so che alla destra e a certa sinistra piace l'Europa dei popoli, a me neanche quella, sono contro il nazionalismo, sono marxista.

Come è nato l'invito alla convention di Roma?

Io non ho paura di discutere neanche con il diavolo, come diceva Lenin. Sono in una posizione leninista direi: abbiamo bisogno di tenere la questione del popolo palestinese, a cui sono molto vicino, al centro. Mi ha chiamato Marco Rizzo, che non sentivo da una vita. Mi ha invitato anche alla manifestazione del suo movimento a Milano dove interverrò. Io rimango però un cane sciolto, non voto neanche, tanto i partiti fanno quello che vogliono loro!

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FONTE: https://www.fanpage.it/

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