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Pugno di ferro contro Fiore, Aronica e Castellino: condannati a più di 8 anni

Tutti condannati a più di 8 anni di carcere, il 20 dicembre 2023. E' quanto stabilito dal tribunale di Roma nel processo principale per l'assalto alla Cgil, avvenuto il 9 ottobre del 2021. I giudici della prima sezione penale hanno condannato i sette imputati recependo sostanzialmente l'impianto accusatorio della Procura. In particolare la corte ha inflitto 8 anni e 7 mesi di carcere a Giuliano Castellino, leader romano del movimento di estrema destra Forza Nuova. Un mese in meno (8 anni e 6 mesi) per il fondatore di Fn, Roberto Fiore, così come per il militante Luigi Aronica. Otto anni e due mesi per gli altri imputati Luca Castellini, Salvatore Lubrano, Lorenzo Franceschi e Pamela Testa. 

ROBERTO FIORE E GIULIANO CASTELLINO Le richieste del Pm

La Procura di Roma ha chiesto il 16 ottobre 2023 la condanna per le sette persone imputate nel processo principale legato all'assalto della sede della Cgil avvenuto il 9 ottobre del 2021 a margine di una manifestazione per protestare contro le misure anti covid stabilite dal Governo. Pene severe, per un totale di 68 anni di carcere.

In particolare è stata sollecitata una pena ad 10 anni e mezzo per Roberto Fiore, storico leader di Forza Nuova e per Giuliano Castellino, all'epoca numero 2 dell'organizzazione e leader della piazza romana no pass, fuoriuscito un anno fa dopo la scarcerazione per dar vita con l'avvocato Carlo Taormina a una formazione antiglobalista, Italia Libera.

"Quel giorno la città venne messa a ferro e fuoco", ha detto il pm Gianfederica Dito.

Nei confronti degli imputati, a seconda delle posizioni, la Procura capitolina contesta i reati di istigazione a delinquere, devastazione e resistenza pluriaggravata. Per le altre posizioni la rappresentante dell'accusa ha sollecitato una condanna a 10 anni e mezzo per Luigi Aronica, ex militante dei "fascisti proletari" di Prati e poi del Fuan-Nar. 9 anni e 6 mesi per Pamela Testa, volto nuovo e immortalato sporco di sangue a margine della protesta contro il Green Pass, in cui la donna sfilava con la felpa “Boia chi molla”. Anche lei è passata in Italia Libera. 9 anni sono stati chiesti per il veronese Luca Castellini, vicesegretario nazionale di Forza Nuova, Lorenzo "il ciclone" Franceschi, leader aretino di FN, Salvatore Lubrano, militante di FN .

Nel corso della requisitoria il pm ha ricostruito quanto avvenuto quel giorno. "Emerge dai video, che hanno cristallizzato i fatti, che siamo in presenza di eventi drammatici e cruenti con il tragico epilogo della devastazione della sede del sindacato. Quel giorno la parte centrale di Roma è stata in mano a sconsiderati. Un giorno funesto per la città e un attacco ad un simbolo dei lavoratori e della democrazia", ha aggiunto il pm.

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