Offese a una giornalista lesbica: condanna al carcere per Alain Soral
60 giorni di carcere per diffamazione, frasi discriminatorie e incitamento all'odio. È la pena a cui è stato condannato l'opinionista e saggista franco-svizzero Alain Soral (Alain Bonnet all'anagrafe). L'ex intellettuale del partito comunista francese, poi passato al National Front negli anni '90, che vive a Losanna, in Svizzera, dal 2019, è stato condannato al carcere e a una pesante multa in Svizzera per aver criticato una giornalista lesbica.
La condanna è arrivata, la scorsa settimana, dal tribunale di Losanna a 60 giorni di carcere per i reati di diffamazione, discriminazione e incitamento all'odio per le frasi pronunciate contro Catherine Macherel, giornalista dei quotidiani svizzeri Tribune de Geneve e 24 Heures, in un video diffuso su Facebook due anni fa. Nel filmato, il commentatore di estrema-destra ha definito Macherel una "lesbica grassa" e un "attivista queer" "fuori di testa". Non è la prima volta che Soral finisce nei guai per vicende simili: secondo l'Associated Press, nel 2019 Soral è stato condannato in Francia per violazione delle leggi sulla negazione dell'Olocausto.
Appello di Soral contro la condanna
Secondo quanto dichiarato dai suoi legali, lo scrittore franco-svizzero ha presentato ricorso in appello presso un tribunale federale e spera di ottenere un risarcimento. Il pubblico ministero Eric Kaltenrieder chiedeva una condanna di 90 giorni di carcere per Soral spiegando che le sue non sono semplici parole o messaggi ma che egli "prova odio e disprezzo per gli omosessuali". Secondo il pubblico ministero, la pena esemplare è necessaria per dissuadere Soral ad esprimersi in futuro con frasi offensive e omofobe, dal momento che fu già condannato in Francia, in passato, per aver violato le leggi su antisemitismo e incitamendo all'odio.
FONTE: il Giornale
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