Grosso ha rischiato di perdere l'occhio per l'assalto ultrà
FABIO GROSSO HA RISCHIATO DI PERDERE L’OCCHIO NELL’ASSALTO DEI TIFOSI DEL MARSIGLIA AL PULLMAN DEL LIONE – IL BUS È STATO PRESO A SASSATE, IL CAMPIONE DEL MONDO E' RIMASTO FERITO AL VISO – PER GLI INCIDENTI SETTE PERSONE SONO FINITE IN MANETTE – LA PARTITA E’ STATA RINVIATA, IL PRESIDENTE DELL’OLYMPIQUE MARSIGLIA: “QUELLO CHE È SUCCESSO A GROSSO È INACCETTABILE. SONO SOLO PERSONE INCOSCIENTI…”- LA PRIMA PAGINA DELL’EQUIPE: “LO SCHIFO E LA VERGOGNA”
Filippo Bonsignore per corriere.it - Estratti
Follia nel calcio francese. Marsiglia-Lione, posticipo della decima giornata di Ligue 1, non si gioca dopo il folle assalto degli ultrà marsigliesi al pullman dell’OL con un fitto lancio di sassi e oggetti, in cui sono rimasti seriamente feriti il tecnico dei lionesi, Fabio Grosso, e il suo vice, Raffaele Longo.
Grosso ha rischiato l’occhio sinistro: subito sopra è visibile un taglio di tre centimetri. Entrato allo stadio Velodrome con il volto insanguinato, è stato immediatamente soccorso. Il suo vice Longo sarebbe stato colpito da una scheggia in un occhio.
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Non si tratta purtroppo di un evento isolato nel calcio francese e spesso ci sono di mezzo i tifosi (meglio dire teppisti) che seguono queste due squadre. Due anni fa la partita fu sospesa dopo quattro minuti dopo che il marsigliese Payet era stato colpito da una bottiglia lanciata dai fans lionesi. Lo scorso anno, invece, Nizza-Marsiglia venne interrotta per un’invasione di campo dei supporter di casa. Tre settimane fa, invece, la follia ultra si è manifestata in Montpellier-Clermont Ferrand, anche in questo caso sospesa per il lancio di un petardo esploso vicino al portiere ospite Diaw, rimasto tramortito e portato via in barella.
Schegge e polemiche
Il presidente del Lione, John Textor, ha fatto il punto sulle condizioni di Grosso: «L’ultima volta che ho visto Fabio era in attesa di un parere medico, non riusciva a parlare: è stato colpito da schegge di vetro, non solo da pietre. Sono molto arrabbiato». Textor ha poi precisato: «La nostra squadra voleva giocare, abbiamo detto che eravamo pronti a giocare».
Di parere opposto la Ligue 1 che ha replicato con un comunicato: «L’OL ha reso nota la sua opposizione a partecipare alla partita viste le circostanze». Il Ministro dello Sport francese, Amélie Oudéa-Castera, approva la scelta di annullare la partita: «È stata la decisione giusta, era necessaria, era la cosa giusta da fare in termini di correttezza sportiva. Dobbiamo lasciare il segno. È disgustoso, questi episodi di odio, di idiozia, la stessa negazione dei valori del calcio e dello sport, sono allucinanti. Bisogna subito trovare i responsabili e punirli severamente».
Sette arresti confermati
Il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, chiosa: «È assolutamente inaccettabile. Il mio pensiero va a Fabio Grosso, quello che gli è successo è inaccettabile. Sono solo persone incoscienti. Rovinare una festa con uno stadio pieno di 65 mila persona... Anche se è successo fuori dallo stadio... Sono arrabbiato, sono sconvolto. Quello che è capitato non ha posto nel calcio o nella società. Si viene a giocare a calcio e si finisce con questo tipo di situazione fuori dallo stadio, è assolutamente inaccettabile». La polizia, intanto, conferma sette arresti per gli incidenti.
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