Quando eravamo sovversivi: Reale ricorda Abbatangelo
Scorrendo la home, trovo un post di Franco Mormile che ricorda essere oggi il compleanno di Massimo Abbatangelo (foto 1, di qualche anno fa, ma in rete altro non ho trovato), un protagonista del vecchio MSI napoletano Per quelli della mia generazione, anche non napoletani, egli evoca ricordi speciali, pure personali.Accusato da falsi pentiti per la strage del rapido 904, fu arrestato, e non sappiamo come sarebbe andata a finire se il Partito tutto non si fosse mobilitato. Per dire, Pinuccio Tatarella (il mefistofelico “traditore” per antonomasia, secondo la vulgata corrente) eletto plebiscitariamente alle Europee del 1990, si dimise per fare posto ad Antonio Mazzone, primo eletto alle precedenti Politiche che, così, si dimise a sua volta da parlamentare nazionale e gli subentrò proprio Abbatangelo, immediatamente scarcerato....poi arrivò una condanna, e la definitiva assoluzione nel 1994.Cose oggi anche difficili da capire.....Io, che alla fine del 1990 ero a Bari, Federale in pectore, mi mobilitai con altri (pur senza conoscere, evidentemente, Abbatangelo), e con l’occasione organizzai una manifestazione nella quale fui oratore insieme a Gianni Mastrangelo. Non trovo il numero del suo giornale nel quale della manifestazione si parlava (con foto), ma solo la bozza del mio intervento, scritta, a casa, con la Olivetti “22” e corretta a penna (prima pagina in foto 2).Mi piace riportare le righe finali:“.....E poi, Abbatangelo è un “camerata”. Con questa parola egli apre la semplice e toccante lettera che ci ha indirizzato dal carcere di Bellizzi Irpino, nella quale frequente è il richiamo –come egli dice- “a quel grande sentimento che si chiama cameratismo”.Ebbene, proprio per questo, non occorre essere stati amici di Abbatagelo per essergli oggi vicini. “Il cameratismo è qualcosa di diverso e superiore rispetto alla semplice amicizia. L’essenza del cameratismo si basa su un’intesa reciproca al servizio di un terzo elemento: una persona straordinaria, un’idea, un compito eccezionale, al limite anche solo un comune mondo di simboli. Il cameratismo, comunque, presuppone sempre questo terzo elemento, l’amicizia può anche farne a meno”.E’ proprio per questa comune fedeltà ad un’idea che, prima ancora di ogni dimostrazione giudiziaria, IO SO Abbatangelo innocente, e per questa mia certezza mi batterò fino alla sua liberazione, per la quale fisso già da oggi unn appuntamento: arrivederci a Bari, Massimo !”Insomma, non era proprio male....il brano virgolettato dovrebbe essere di Von Salomon, non me lo ricordo. E’ da tanto tempo che (purtroppo) non uso più quell’aggettivo.....
Giacinto Reale
Scorrendo la home, trovo un post di Franco Mormile che ricorda essere oggi il compleanno di Massimo Abbatangelo (foto 1, di qualche anno fa, ma in rete altro non ho trovato), un protagonista del vecchio MSI napoletano
Per quelli della mia generazione, anche non napoletani, egli evoca ricordi speciali, pure personali.
Accusato da falsi pentiti per la strage del rapido 904, fu arrestato, e non sappiamo come sarebbe andata a finire se il Partito tutto non si fosse mobilitato.
Per dire, Pinuccio Tatarella (il mefistofelico “traditore” per antonomasia, secondo la vulgata corrente) eletto plebiscitariamente alle Europee del 1990, si dimise per fare posto ad Antonio Mazzone, primo eletto alle precedenti Politiche che, così, si dimise a sua volta da parlamentare nazionale e gli subentrò proprio Abbatangelo, immediatamente scarcerato....poi arrivò una condanna, e la definitiva assoluzione nel 1994.
Cose oggi anche difficili da capire.....
Io, che alla fine del 1990 ero a Bari, Federale in pectore, mi mobilitai con altri (pur senza conoscere, evidentemente, Abbatangelo), e con l’occasione organizzai una manifestazione nella quale fui oratore insieme a Gianni Mastrangelo.
Non trovo il numero del suo giornale nel quale della manifestazione si parlava (con foto), ma solo la bozza del mio intervento, scritta, a casa, con la Olivetti “22” e corretta a penna (prima pagina in foto 2).
Mi piace riportare le righe finali:
“.....E poi, Abbatangelo è un “camerata”. Con questa parola egli apre la semplice e toccante lettera che ci ha indirizzato dal carcere di Bellizzi Irpino, nella quale frequente è il richiamo –come egli dice- “a quel grande sentimento che si chiama cameratismo”.
Ebbene, proprio per questo, non occorre essere stati amici di Abbatagelo per essergli oggi vicini.
“Il cameratismo è qualcosa di diverso e superiore rispetto alla semplice amicizia. L’essenza del cameratismo si basa su un’intesa reciproca al servizio di un terzo elemento: una persona straordinaria, un’idea, un compito eccezionale, al limite anche solo un comune mondo di simboli.
Il cameratismo, comunque, presuppone sempre questo terzo elemento, l’amicizia può anche farne a meno”.
E’ proprio per questa comune fedeltà ad un’idea che, prima ancora di ogni dimostrazione giudiziaria, IO SO Abbatangelo innocente, e per questa mia certezza mi batterò fino alla sua liberazione, per la quale fisso già da oggi unn appuntamento: arrivederci a Bari, Massimo !”
Insomma, non era proprio male....il brano virgolettato dovrebbe essere di Von Salomon, non me lo ricordo.
E’ da tanto tempo che (purtroppo) non uso più quell’aggettivo.....
Giacinto Reale
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