L'asse Buzzi-Carminati nasce contro Alemanno
Estratto da www.liberoquotidiano.it
Se Marianna Aprile voleva difendere Gianni Alemanno dagli attacchi scomposti e imprecisi di Christian Raimo, missione fallita. La conduttrice di In Onda su La7 e il suo collega Luca Telese prendono le distanze dalle parole dello scrittore […], anti-fascista per auto-definizione, che presenta l'ex sindaco di Roma in collegamento come "condannato per mafia capitale".
Falso, tanto che Alemanno prende la parola per zittirlo: "Ma questo piccolo provocatore dove lo avete trovato? Scusa Telese, ma mi avete invitato in questa televisione per essere insultato da questo signore? […]
Non sono stato condannato per Mafia capitale, sono stato assolto, prosciolto, non incominciamo a dire stupidaggini perché ti denuncio per diffamazione. Quindi modera le parole perché sei già fuori le righe". LEGGI TUTTO SU DAGOSPIA
(umt) In effetti Gianni Alemanno porta ragione (anche se è stato condannato per traffico di influenze). A dirla tutta quella che oggi chiamano ancora "Mafia capitale" (anche contro l'esito del processo) ovvero il legame d'affari tra il rosso Salvatore Buzzi e il nero Massimo Carminati nasce proprio perché Alemanno conquista il Campidoglio. Qualche ex detenuto nero avverte il sindaco che il ras delle cooperative sociali è una macchina di voti per la sinistra e il Pds. Il Comune è un buon cliente per il network della "29 giugno" e così scattano le contromisure. Per aggirare il muro di gomma, Buzzi, che è uomo di mondo, trova un formidabile alleato tra gli ex "prigionieri neri" per riottenere gli affidamenti diretti .
Nessun commento: