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Firenze, aggressione al liceo Michelangiolo: pugni e calci contro studenti di sinistra

di  Giulio Gori e Simone Innocenti/Corriere.it



Tutto è stato ripreso in un video.  Si tratterebbe di un'aggressione subita dagli studenti del collettivo Sum da parte di militanti dell'estrema destra. Il sindaco Nardella: «Aggressione squadrista intollerabile»

Un ragazzino con sulle spalle lo zainetto di scuola è a terra sull'asfalto, un adulto lo prende a calci, una scena di estrema ferocia. Almeno quattro adulti si scontrano con degli adolescenti, li prendono a pugni sul volto. Sono le immagini di un breve video girato stamani in via della Colonna davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze. 

Una rissa, una spedizione punitiva? Si tratterebbe, stando ai primi racconti, di un'aggressione subita dagli studenti del collettivo Sum e compiuta da parte di militanti dell'estrema destra. 

Di certo, i ragazzini che soccombono allo scontro erano davanti alla loro scuola, subito prima della campanella d'ingresso in classe. Cosa facevano invece quegli adulti in via della Colonna? Se lo chiede la dirigente scolastica del Michelangiolo, la professoressa Rita Gaeta, che arrivata poco dopo l'aggressione ha chiesto al personale presente in via della Colonna di «relazionare tutto quello che hanno visto». 

Il video dell'aggressione 

Nel video, in mezzo ai calci e i pugni, appare una donna con dei libri sotto mano, probabilmente una docente, che interviene negli scontri gridando «ma cosa fate?». Gaeta conferma: «Mi hanno riferito che una docente è stata coinvolta nello scontro, o che per lo meno è intervenuta. Ora è in classe, più tardi sentirò anche lei».  Certo è, racconta ancora: «Appena sono arrivata a scuola e appena saputo, ho chiamato la Digos». 

La prima ricostruzione

E proprio secondo una prima ricostruzione della Digos, che sta svolgendo accertamenti da ore, un gruppo di militanti di destra avrebbe fatto un volantinaggio. Un volantinaggio proprio a due passi dalla scuola. Un volantinaggio che nessuno aveva annunciato in Questura. Durante la mattinata un gruppo di studenti del collettivo avrebbe avuto una discussione con l'altro gruppo che a quel punto - stando al video - avrebbe aggredito i ragazzi. La notizia dell'aggressione è arrivata alla polizia in un secondo momento, dato che nessuno aveva preannunciato alcuna iniziativa. Pochi minuti dopo, sul posto, sono intervenuti gli investigatori che in queste ore stanno identificando i presunti aggressori.

Il commento del sindaco

In mattinata arriva il commento durissimo del sindaco di Firenze Nardella: «Un’aggressione squadrista di questa gravità e davanti ad una scuola è un fatto intollerabile - commenta - Ho parlato il Questore perché venga fatta chiarezza al più presto e vengano individuati i responsabili. Firenze e la scuola non meritano violenze del genere».

Sulla vicenda arrivano numerosi commenti, anche da politici a livello nazionale, ma prima di tutto dai  rappresentanti degli studenti in Consiglio d'istituto che ricostruiscono l'accaduto: «Davanti alla scuola c'erano due ragazzini che volantinavano per Casaggì. Alcuni studenti sono andati a far loro delle domande. In tutta risposta hanno preso degli spintoni, ma all'improvviso 5-6 uomini tra i 25 e i 30 anni - fino a quel momento nascosti - sono spuntati fuori e sono partiti con l'aggressione. Una cosa terrificante, un attacco premeditato»

Fratelli d'Italia: «Profondo rammarico»

Il coordinamento di Fratelli d'Italia di Firenze «esprime profondo rammarico per gli scontri avvenuti stamani nei pressi del liceo Michelangiolo e condanna ogni forma di violenza da chiunque esercitata. La politica deve essere strumento di confronto anche aspro e duro ma non può e non deve travalicare mai in scontro fisico e limitazione della libertà di espressione altrui. E nessuno ha nostalgia della stagione della violenza politica che ha segnato troppo a lungo la storia d'Italia». A dirlo Jacopo Cellai, coordinatore Fdi a Firenze, in una nota in cui precisa: «Al contempo auspichiamo che venga fatta chiarezza sull'episodio con la corretta ricostruzione dei fatti e auspichiamo che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come ha fatto il sindaco di Firenze, abbiano la stessa accortezza nel commentare l'accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate, cosa che rischia soltanto di alimentare ulteriormente un clima già troppo pesante».

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