Ribaltone in appello: 8 condanne per il presente a Ramelli nel 2016
Dopo un'assoluzione in primo grado del dicembre 2020, oggi i militanti di destra (Luca Alberto Cassani, Marco Giuseppe Carucci, Marco Clemente, Massimo Egidio Trefiletti, Stefano Del Miglio, Fausto Marchetti, Duilio Canu, Angelo Balletta) sono stati condannati. Secondo quanto si apprende i giudici hanno riscontrato la violazione dell'articolo 2 del decreto legge 122/1993 avendo "compiuto manifestazioni esteriori proprie e usuali di organizzazioni e movimenti tra cui anche il Partito Nazionale Fascista". Per tutti gli imputati sono state riconosciute le attenunanti generiche ed è stata esclusa la recidiva per uno degli otto. Una sentenza simbolica, in attesa del ricorso in Cassazione già annunciato dai legali. Restano ancora due procedimenti aperti al tribunale di Milano per i saluti romani, entrambi per commemorazioni di Ramelli (2018 e 2019). Quest'ultimo pronunciamento arriva in seguito a una serie di sentenze di segno opposto che su questi temi hanno visto anche la Cassazione prendere posizioni differenti. Due dispositivi della Suprema corte, infatti, nell'autunno del 2021 aveva portato a due sentenze opposte, una di condanna e una di assoluzione.
(umt) Fin qui Repubblica.it. In realtà la giurisprudenza è molto più squilibrata. Sono infatti numerose le sentenze che riconoscendo la natura non "politica" del presente alle commemorazioni funebri hanno assolto gli imputati. Che, per altro, rappresentano in modo abbastanza equilibrato le diverse anime della fascisteria milanese:
Cassani, esponente della "vecchia guardia";
Carucci balzato in questi giorni alla ribalta come editore del fumetto su Norma Cossetto, evocato per bullizzare l'autore, Emanuele Merlino, fresco di nomina al vertice dello staff di Genny Sangiulano al Mibac;
Clemente e Trafiletti per CasaPound;
Del Miglio e Marchetti per Lealtà azione ( il secondo è anche un noto capo ultrà del Monza);
Canu e Balletta per Forza nuova.
Una rosa di imputati tra le centinaia presenti calcolata col bilancino e che onora l'impegno unitario delle comunità militanti milanesi come emerge dalla registrazione integrale dell'evento ancora reperibile su youtube ...
La cosa è "strana", dopo che la giurisprudenza ha decretato che la commemorazione dei morti non costituisce reato il vero cambiamento è la legge che usano. Constatato che la legge Scelba non dava i risultati attesi si è passati al decreto mancino che lascia molta più discrezionalità. Altre considerazioni me le tengo per me
RispondiElimina