Dugin furioso per la ritirata invoca il golpe. Murelli: un falso
“PUTIN DEVE ESSERE ROVESCIATO. L'AUTOCRATE CHE FALLISCE, PAGHI ANCHE CON LA VITA” – LA RITIRATA RUSSA DA KHERSON HA FATTO IMBESTIALIRE ALEKSANDR DUGIN, SOPRANNOMINATO “IL CERVELLO DI PUTIN” PER LA SUA VICINANZA AL PRESIDENTE – SUL SUO CANALE TELEGRAM HA TUONATO CONTRO "MAD VLAD": "NON RIESCE A SALVARE IL SUO POPOLO. CHI NON È ARRABBIATO PER LA PERDITA DI KHERSON NON È UN VERO RUSSO” – QUANTO RESISTERÀ ANCORA PUTIN PRIMA CHE QUALCUNO LO FACCIA FUORI?
Valerio Salviani per www.leggo.it
Il re è nudo. La ritirata delle truppe russe da Kherson ha aperto una nuova fase della guerra in Ucraina. Vladimir Putin, ormai isolato dal resto del mondo (resiste solo Xi Jinping), non è mai stato così in difficoltà. E adesso i nemici se li ritrova anche in casa. L'ultima umiliazione non è andata giù agli uomini del potere russo, che chiedono la sua testa. Il mormorio nei corridoi del Cremlino si è fatto insistente, nessuno guarda più lo zar con lo stesso timore e lo stesso rispetto di prima.
Ha fatto rumore l'attacco di Aleksandr Dugin, neonazista soprannominato "Il cervello di Putin", che ha paragonato la sorte del presidente al «re della pioggia», sacrificato se non riesce a «salvare il suo popolo». Un messaggio chiaro, che è fomentato da gran parte dell'elite russa: «Putin va rovesciato». Dugin, che ha perso la figlia in un attentato avvenuto a Mosca durante la guerra (che per l'intelligence americana è stato opera di Kiev), è sempre stato uno degli uomini di riferimento per Putin. Per questo adesso le sue parole - pubblicate su Telegram e poi rimosse - tengono lo zar in ansia. «Chi non è arrabbiato per la perdita di Kherson non è un vero russo», ha scritto Dugin.
Dugin è solo uno dei tanti ultranazionalisti preoccupati per le sorti del Paese. L'economia russa sta crollando per le sanzioni, l'Europa sta trovando nuovi fornitori di gas e sul campo di battaglia si collezionano umiliazioni, mentre Putin prova a fare la voce grossa millantando attacchi nucleari che suonano come mosse della disperazione. Ma lo zar, che tramite il suo portavoce Peskov ha dato la colpa di quanto successo a Kherson «ai militari», non può permettersi una rivolta interna. Per questo a Mosca è in corso una vera e propria caccia ai traditori. La "Zrada", come viene chiamata. Chi si oppone alla guerra finisce in manette.
ALEKSANDR DUGIN AL FUNERALE DELLA FIGLIA DARYA DUGINA
Eppure il dissenso non manca. Lo scrittore Zakhar Prilepin, storico sostenitore del presidente, parlando della sconfitta a Kherson ha definito Putin un «comandante supremo tratto in inganno» da innominabili ignoti. Nessuno crede alla storia della ritirata strategica, mentre in piazza nella città riconquistata gli ucraini fanno festa e innalzano le bandiere in segno di vittoria. Mikhail Leontiev, il portavoce del potente capo di Rosneft Igor Sechin, ha attaccato il Cremlino in tv: «Deve essere la politica ad assumersi la responsabilità». Nella vittoria tutti uniti, nella sconfitta si scoprono le carte. E Putin, che ha annunciato il forfait al G20, adesso trema.
FONTE: DAGOSPIA
PS: Nella discussione connessa a questo sulla mia pagina facebook Maurizio Murelli, editore italiano e sodale di Dugin contesta radicalmente il fatto:
Notizia falsa. Dugin ha già chiarito. Una manipolazione mediatica di un post tradotto a cazzium in inglese dal russo. Magari sforzarsi di trovare il post in originale russo o quello correttamente tradotto in italiano farebbe bene all'igiene mentale. Si è trattsto di una delle mille mila manipolazioni per chi si accontenta...
Altri due follower, Luca Mancini e Alessandro Smerilli si prendono la briga di recuperare, come chiesto da Murelli, l'originale russo, lo passano per Google traduttore e il risultato non è in conflitto con la traduzione inglese contestata. Resta il riferimento antropologico a Frazer ...
PS 2: Murelli insiste sul falso
Un falso arrivato in Inghilterra via Polonia. Manipolato prima dal russo all'inglese e poi da Dagospia. I post in russo di Dugin vengono SEMPRE inviati prima di tutto in Italia e in italiano pubblicati un'ora-due ore dopo. A questo punto il gruppo traduttori autorizzato traduce lo stesso post in 11 lingue. In questo caso, per ragioni che qui non mette conto precisare, lo scritto di Dugin avrebbe dovuto essere pubblicato non il venerdì sera ma il sabato mattina... Sono accadute cose strane. Altro da dirvi non ho. Giratevela come volete.
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