Pasotti rompe il gioco degli artisti di sinistra: forza Giorgia
di Luca Sabolone Il Giornale
Nei giorni scorsi la Meloni ha fatto notare che tra i volti noti della televisione non spiccano figure che si professano di centrodestra, mentre c'è un esercito di personaggi influenti che non perde occasione per inveire contro il centrodestra e usare un linguaggio anche duro. La numero uno di FdI sospetta che più di qualcuno non si esponga a suo favore per timore di ricevere uno sgarbo nella sua carriera professionale.
Pasotti all'Adnkronos ha confermato che la tesi della Meloni contiene un fondo di verità: "La maggior parte dei miei colleghi si dichiara di sinistra ma onestamente non so se questo sia vero o no". Allora per quale motivo in molti si affrettano a far sapere di aver sposato la causa rossa? "Forse dire di essere di sinistra gli fa gioco. Spero non sia così perché sarebbe un po' squallido", ha dichiarato l'attore. L'auspicio è che ovviamente nessuno si pieghi a un meccanismo del genere: in effetti "se circoscriviamo l'arte in un recinto perde la sua funzione, cioè quella di creare libertà di pensiero".
"Accanimento barbaro contro Meloni"
La campagna elettorale sta per arrivare al capolinea: domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati a esprimere il proprio voto e tra pochi giorni verrà posta la parola fine sui continui dissidi e sulle costanti risse a distanza. Queste settimane sono state contrassegnate da uno scarsissimo livello di civiltà sul piano personale e dalla demonizzazione dell'avversario. Scaraventarsi contro i leader di centrodestra ormai è un esercizio diffuso tra i vip.
Pasotti ha osservato che nei confronti di Giorgia Meloni è in atto "un accanimento non solo poco galante ma addirittura barbaro". L'attore ha inoltre denunciato un doppiopesismo e una certa incoerenza che puntualmente si manifesta (a sinistra) quando si trattano le tematiche relative alla questione femminile: "Spesso ci lamentiamo perché le donne non vengono rispettate se non addirittura peggio. Questo deve valere anche per la Meloni che è innanzitutto un essere umano, a prescindere dalle proprie idee politiche".
Quella di Pasotti è una bella lezione di buonsenso al folto schieramento contro la Meloni. Palesare il proprio dissenso è ovviamente lecito e fa parte della democrazia; sfoderare insulti e falsi miti è invece la dimostrazione di pregiudizi e terrore politico.
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