Roma: la Questura vieta il corteo nazionale di CasaPound di sabato 28 maggio
CasaPound Italia sarebbe dovuta tornare in piazza sabato 28 maggio. Il movimento politico guidato da Gianluca Iannone ha organizzato una manifestazione nazionale per protestare contro il momento critico che l'Italia sta attraversando e contro il governo dei migliori del premier Draghi che non da risposte ma nella mattinata di lunedì 23 maggio è stato notificato il divieto alla svolgimento di tale evento a Luca Marsella, responsabile romano del movimento della tartaruga frecciata.
Il ministero dell'Interno, la Prefettura di Roma e le autorità cittadine impediscano il raduno illegale di un'associazione che si richiama apertamente al fascismo. Poiché i rigurgiti neofascisti e neo nazisti sono diffusi in tutta Europa dobbiamo mobilitarci concretamente", conclude la nota, firmata da Brando Benifei, Pietro Bartolo, Simona Bonafè, Caterina Chinnici, Andrea Cozzolino, Paolo De Castro, Giuseppe Ferrandino, Elisabetta Gualmini, Camilla Laureti, Pierfrancesco Majorino, Alessandra Moretti , Pina Picierno, Giuliano Pisapia, Franco Roberti, Massimiliano Smeriglio, Irene Tinagli e Patrizia Toia.
A chiedere il divieto era stata, per prima, l'associazione nazionale partigiani d'Italia mentre pressioni politiche erano state fatte dai parlamentari europei del Partito Democratico che avevano chiesto la creazione di un osservatorio europeo sui fenomeni di estrema destra presenti in Europa, individuando esperti e studiosi per elaborare un dossier da presentare al Parlamento europeo, anche a seguito di quanto è emerso attraverso il lavoro della Commissione speciale parlamentare Inge, sulle ingerenze e la disinformazione, riguardanti i legami tra regimi autoritari e settori dell'estrema destra europea. Casapound vuole occupare la città il 28 maggio, giornata simbolo di una delle pagine più tragiche del terrorismo nero degli anni Settanta. Lo stesso giorno del 1974 a Brescia in piazza della Loggia una bomba fece 8 morti e 102 feriti tra le persone che manifestavano pacificamente contro il fascismo. I colpevoli furono individuati, molti anni dopo, tra i membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo con basi in Veneto".
Il ministero dell'Interno, la Prefettura di Roma e le autorità cittadine impediscano il raduno illegale di un'associazione che si richiama apertamente al fascismo. Poiché i rigurgiti neofascisti e neo nazisti sono diffusi in tutta Europa dobbiamo mobilitarci concretamente", conclude la nota, firmata da Brando Benifei, Pietro Bartolo, Simona Bonafè, Caterina Chinnici, Andrea Cozzolino, Paolo De Castro, Giuseppe Ferrandino, Elisabetta Gualmini, Camilla Laureti, Pierfrancesco Majorino, Alessandra Moretti , Pina Picierno, Giuliano Pisapia, Franco Roberti, Massimiliano Smeriglio, Irene Tinagli e Patrizia Toia.
Nessun commento: