Il corteo vietato dalla Questura si trasforma in sit-in. CasaPound in piazza a Roma sabato 28 maggio
Il corteo nazionale di CasaPound che avrebbe dovuto svolgersi a Roma sabato 28 maggio è stato vietato da un’ordinanza del Questore per motivi di sicurezza pubblica. E i militanti della tartaruga hanno deciso di trasformarlo in un sit-in.
“È gravissimo che venga vietato un corteo assolutamente legittimo contro il governo Draghi, su pressioni politiche del Pd che di quel governo fa parte”, ha dichiarato Luca Marsella, uno dei portavoce del movimento.
“Ci troviamo di fronte ad un pericoloso precedente, spiega Marsella nel corso di una diretta Facebook che calpesta ogni diritto e libertà di espressione. CasaPound non è un movimento fuori legge, esiste da 18 anni nella Capitale ed ha sedi e migliaia di iscritti in tutta Italia, si occupa di politica, cultura e solidarietà e lo fa da sempre alla luce del sole. Per noi oggi è assolutamente necessario affermare un principio e non possiamo certo fare passi indietro. Vogliamo, però, dimostrare ancora una volta senso di responsabilità ed evitare di essere strumentalizzati, spostiamo quindi l’appuntamento di sabato sotto la nostra sede di via Napoleone III per un sit in che avrà inizio alle ore 15 e una giornata di festa a cui invitiamo chiunque si ritenga ancora un uomo libero e pensi che sia un diritto poter contestare un governo di incapaci, che sta uccidendo la nostra nazione”.
“È gravissimo che venga vietato un corteo assolutamente legittimo contro il governo Draghi, su pressioni politiche del Pd che di quel governo fa parte”, ha dichiarato Luca Marsella, uno dei portavoce del movimento.
“Ci troviamo di fronte ad un pericoloso precedente, spiega Marsella nel corso di una diretta Facebook che calpesta ogni diritto e libertà di espressione. CasaPound non è un movimento fuori legge, esiste da 18 anni nella Capitale ed ha sedi e migliaia di iscritti in tutta Italia, si occupa di politica, cultura e solidarietà e lo fa da sempre alla luce del sole. Per noi oggi è assolutamente necessario affermare un principio e non possiamo certo fare passi indietro. Vogliamo, però, dimostrare ancora una volta senso di responsabilità ed evitare di essere strumentalizzati, spostiamo quindi l’appuntamento di sabato sotto la nostra sede di via Napoleone III per un sit in che avrà inizio alle ore 15 e una giornata di festa a cui invitiamo chiunque si ritenga ancora un uomo libero e pensi che sia un diritto poter contestare un governo di incapaci, che sta uccidendo la nostra nazione”.
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