Ci ha lasciato Donna Assunta Almirante. Il cordoglio della politica
Ci ha lasciato Donna Assunta Almirante. Per decenni, dopo la morte di Giorgio Almirante nel 1988, è stata la regina madre indiscussa della destra Italiana.
I funerali si terranno giovedì 28 aprile alle 14.00 presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, la cosiddetta Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo a Roma.
Il Cordoglio
Tantissime le attestazioni di affetto e di stima, alle quali si unisce la redazione di Fascinazione.info, porgendo le più sentite condoglianze alla famiglia.
GIULIANA DE' MEDICI - LA FIGLIA: Sto ricevendo tantissime dimostrazioni di affetto, le volevano tutti tanto bene. È una perdita enorme, perché tra noi c'era un rapporto speciale, soprattutto in questi ultimi anni eravamo sempre insieme e sempre vicine. L'esempio che ci ha lasciato è la sua volontà incredibile, non si arrendeva di fronte a nulla. Un esempio di coerenza e di attaccamento agli ideali e al suo uomo, questo l'esempio più grande che ci ha lasciato.
LEOPOLDO DE' MEDICI - IL FIGLIO: "Una grande madre, grande amante degli italiani. Sto sentendo attorno a me tanto affetto e solidarietà perché era una donna universalmente apprezzata che ha diffuso affetto e tanto ne ha ricevuto", ha detto Leopoldo de' Medici, figlio di Assunta Almirante e del marchese Federico de' Medici. "Il valore che ci ha lasciato è quello della solidarietà, una grande solidarietà nel senso del sociale, del collettivo apprezzamento delle persone più deboli. Questa la sua qualità più significativa, una grande dono che ci ha lasciato".
GIORGIA MELONI: Da poche ore Assunta Almirante ha raggiunto suo marito Giorgio. Una donna straordinaria, schietta, intelligente. Un pilastro della memoria storica della destra italiana. A nome mio e di Fratelli d’Italia esprimo il più profondo cordoglio per questa scomparsa, insieme al rispetto e alla gratitudine per ciò che Donna Assunta ha rappresentato per tutti noi.
GIANFRANCO FINI: Trentacinque anni separano la morte di Assunta Almirante da quella di Giorgio Almirante. Un lasso di tempo enorme in cui tutto è cambiato nella identità e nella azione politica della destra. Eppure oggi la scomparsa di Donna Assunta riunisce idealmente, nella commozione del ricordo, tutti coloro che sono stati iscritti al Movimento Sociale di Giorgio Almirante. La svolta culturale di Fiuggi e le dolorose divisioni degli anni successivi non hanno impedito che il cordoglio a destra per la scomparsa di Assunta Almirante fosse unanime e sincero, accenti e toni a volte diversi ma accomunati dal rispetto e dalla partecipazione al dolore della famiglia. Chi ha conosciuto la destra degli anni settanta e ottanta non se ne meraviglia perché sa bene quanto fosse forte il senso di appartenenza ad una ‘comunità’ più che a un partito, ma sarebbe sbagliato minimizzare e ridurre il tutto ad una comprensibile nostalgia per gli anni giovanili. Sarebbe soprattutto ingeneroso nei confronti di Assunta perché se oggi è ricordata con stima da tutti i ‘missini di ieri’ non lo si deve solo al fatto che è stata la compagna di vita di Giorgio Almirante. Se dopo 35 anni dalla morte del marito non era stata dimenticata è stato perché ha continuato ad essere se stessa anche molti anni dopo essere rimasta vedova. Continuava a dire apertamente quel che pensava, continuava a non piacerle l’ossequio interessato degli ipocriti, continuava a preferire la polemica aperta e frontale, quando la riteneva essenziale, al silenzio di chi tira a campare. Assunta ha continuato fino alla fine dei suoi giorni ad essere se stessa: una donna forte, di carattere, a volte poco diplomatica ma sempre convinta delle proprie idee…. Insomma una donna libera, una donna di destra.
FRANCESCO STORACE: È un’emozione fortissima scrivere che Assunta Almirante ha raggiunto Giorgio. Stamane questa donna forte come una leonessa – attorno alle 5 – è salita in Cielo. Accanto a lei c’erano i suoi congiunti. Perché si era ammalata ed era tornata nella sua adorata casa dei Parioli. Cent’anni vissuti con straordinaria intensità e si è addormentata dopo aver lottato fino all’ultimo, lucida come sempre. E’ una storia bellissima quella di Assunta Almirante, all’anagrafe Raffaella Stramandinoli, memoria storica di una destra che ha sempre voluto custodire, a partire dalla creazione della fondazione intitolata a Giorgio Almirante, assieme alla loro figlia Giuliana de’ Medici. Per decenni è stata soprattutto l’instancabile amore di un leader di cui poi è stata capace di proteggere e tramandare la memoria. Scriviamo e ci commuove il ricordo che ci lascia una donna che abbiamo visto vicina nelle occasioni più toccanti della vita politica. Ciascuno serba in sé un episodio, un gesto affettuoso e anche una ramanzina. Da Donna Assunta si accettava tutto, era la vedova di un leader amato come pochi da chiunque tra noi. Noi missini.
Si’, ci teneva tantissimo a quella sigla, a quel partito, a quella comunità. Ha rispettato chi aveva deciso di seguire l’avventura di Alleanza Nazionale, ma quelle origini gloriose non doveva toccarle nessuno. E girava tutta Italia, ovunque la chiamassero, esattamente secondo l’esempio del marito. Assunta Almirante è stata rispettata anche dagli avversari politici della destra, era vista come una donna capace di combattere. Quelle che nessun uomo degno di questo nome vorrebbe avere contro. Perché non dimenticava nulla.
Assunta Almirante sapeva giudicare chi faceva bene e chi faceva male. Aveva una straordinaria capacità di valutare le persone che incontrava. Una qualità tipica delle donne di quel Sud che amava. L’Italia – e non solo quella di destra – ha perso una grande persona. Conserviamone tutti il ricordo che ha meritato.
IGNAZIO LA RUSSA: Il ricordo più profondo che ho di Donna Assunta non è quello della donna coraggiosa, addirittura impavida, pronta a dire sempre quello che pensava. Ma è un altro. È il ricordo di estati a Taormina, con mia madre e mio padre con cui era molto amica e con i quali trascorreva ogni anno assieme a Giorgio e al resto della famiglia, qualche giorno delle vacanze estive. Donna Assunta moglie, madre, nonna era uno spettacolo proprio come lo era quando, in versione pubblica, decideva di manifestare le sue opinioni politiche o i suoi giudizi sulle persone senza peli sulla lingua. Lei e la figlia Giuliana, che ne continuerà l’opera, hanno saputo essere il punto di riferimento di chi non dimentica come la figura e l’opera di Giorgio Almirante sia stata essenziale, non solo per la gente di destra ma per tutti gli italiani che ambivano a una pacificazione nazionale, che egli perseguì costantemente. Donna Assunta ci mancherà, a me in modo particolare. La ricorderò mentre nell’ultimo suo compleanno pre-pandemia, festeggiato assieme, cantava ‘Calabrisella mia’ aggiungendo strofe da lei improvvisate con cui esorta a stare uniti nella retta via.
MARCELLO VENEZIANI: Assunta Almirante restò missina fiammante per tutta la vita. Anche se per lei il Movimento Sociale Italiano era il nome d’arte del suo grande amore, Giorgio Almirante, di cui lei era stata la grande fiamma e poi sua moglie. Donna Assunta era fiammeggiante nel temperamento, scoppiettante nel carattere e leggermente ustionante nel parlare, con lieve inflessione calabrese, nei colori vivaci a cui l’associo (me la ricordo come un quadro di Andy Warhol). Restò per la destra postfascista la Custode inflessibile del Fuoco di Vesta della Fiamma missina. Donna Assunta fu l’esempio di come una donna possa essere rispettata e perfino temuta, pur non essendo femminista né disponendo di alcun potere. Fu tirata di qua e di là per esprimere pareri, giudizi, plausi e condanne, ma mantenne gelosamente la sua dignitosa indipendenza.
ADOLFO URSO (FDI): Una donna coraggiosa sempre in prima linea, franca e diretta nel difendere il proprio uomo e le sue idee. Donna Assunta Almirante era molto più della donna del leader storico della destra italiana, era diventata anche lei, proprio per il suo carattere, un simbolo per la destra italiana, forte delle proprie idee e proprio per questo rispettata anche dagli avversari.
MASSIMO MAGLIARO storico portavoce di Giorgio Almirante e autore di tanti libri e di un documentario sul leader del Msi: Una personalità straordinaria. Non è stata mai schiacciata dalla figura del marito. Aveva un suo carattere, un suo modo di fare. Tra di noi c'era un rapporto da madre a figlio. La Almirante è stata molto ferma nella difesa della storia politica del marito. Si dice sempre che dietro i grandi uomini ci sono grandi donne. Questo è il caso classico. È riuscita a tenere in vita la memoria del marito da sola, con le sue iniziative poi tradotte nella fondazione Almirante. È andata ovunque la chiamassero. Era una pellegrina in giro per l'Italia. Le chiedevano di presenziare e lei andava subito, si sobbarcava viaggi lunghissimi anche in età avanzata.
MATTEO SALVINI: Buon viaggio e una preghiera per donna Assunta Almirante, cent’anni vissuti intensamente”, ha scritto su Twitter. Per Giorgia Meloni, leader Fdi, se ne va “una donna straordinaria, schietta, intelligente”. “A nome mio e di Fratelli d’Italia esprimo il più profondo cordoglio per questa scomparsa, insieme al rispetto e alla gratitudine per ciò che Donna Assunta ha rappresentato per tutti noi. Addio, Donna Assunta.
PIETRANGELO BUTTAFUOVO su twitter a un lapidario quanto sicilianissimo “Donna Assunta femmina comandiera”.
NELLO MUSUMECI (presidente della Regione Sicilia): Oggi ci lascia una grande donna, fedele fino all'ultimo giorno al grande uomo che aveva sposato. Le ho voluto molto bene e lei mi ha fatto dono della sua amicizia, del suo affetto e della sua fiducia. La serberò sempre nel cuore. A Dio, Donna Assunta.
MAURIZIO GASPARRI (FI): Donna Assunta Almirante ha segnato un’epoca della vita italiana. Generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Giorgio Almirante, ha rappresentato nel tempo un punto di riferimento per tanti. Il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi. La ricordo con affetto e con commozione.
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA (FDI): Hai attraversato e segnato la storia della destra italiana. Ciao Donna Assunta Almirante, ora potrai raggiungere il tuo, il nostro Giorgio.
STEFANIA CRAXI (FI): ricorda gli anni "non facili della mia vita e della vita del Paese" in cui conobbe Assunta Almirante, "erano gli anni a ridosso di Tangentopoli e mentre molte persone, anche presunti 'amici' e 'compagni' di una vita, facevano finta di non conoscermi, attraversavano la strada o si voltavano dall'altra parte, lei mi fu vicina e si comportò da vera amica, pur venendo da storie e mondi diversi".
GIANFRANCO ROTONDI (FI): Addio a donna Assunta Almirante, una delle donne più affascinanti e influenti di Roma, morta oggi a 101 anni. Voglio ricordarla con questa istantanea, accanto a Silvio Berlusconi, nel giorno del mio cinquantesimo compleanno.
GIANNI ALEMANNO: Fedele fino all'ultimo al grande uomo della sua vita. Addio Donna Assunta.
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