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Assalto alla Cgil, arresti domiciliari per Roberto Fiore


E' agli arresti domiciliari Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, finito in carcere lo scorso ottobre dopo all'assalto alla sede della Cgil a Roma nel corso della manifestazione contro il Green pass. A presentare la richiesta è stata la difesa di Fiore in relazione al suo stato di salute. Istanza che è stata ora accolta.

Fiore è sotto processo davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Roma insieme a Giuliano Castellino e altri accusati, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di devastazione aggravata in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata. A Castellino, Fiore e all’ex Nar Luigi Aronica, considerati i principali. 

E' del 22 aprile scorso l'ultima operazione giudiziaria contro i responsabili dell'assalto alla Cgil. Con l'arresto di Nicola Franzoni, leader no vax, e di altri militanti di Forza Nuova, sono saliti a 25 i militanti accusati a vario titolo della devastazione della sede sindacale. 

La difesa di Nicola Franzoni, arrestato la scorsa settimana nell'ambito dell'indagine sull'assalto alla sede della Cgil, ricalca quella degli altri arrestati: c'erano, ma guardavano. Lanciavano dal palco l'assalto alla Cgil, ma non incitavano.

Un approccio molto "difensivo". Invocava "o la rivoluzione o la morte", ma ai magistrati ha spiegato di aver solo invitato la folla a sedersi in piazza del Popolo. È stato immortalato mentre faceva il saluto romano, ma durante l'interrogatorio di garanzia ha detto di non essere fascista. Appellava come "fratello" il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, ma ha messo a verbale la sua distanza dagli ambienti di estrema destra. E i precedenti di Polizia? Roba di poco conto. I profili social da cui ha cavalcato la tigre della protesta anti-Covid? "Pronto a chiuderli subito". 

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