"Io sono Sergio (Rastrelli) e sono un vero fascista napoletano". Questo è il testo di un manifesto, affisso in diversi quartieri napoletani, che ricorda il più famoso comizio di Giorgia Meloni (io sono Giorgia, sono una donna, sono cristiana) dal quale è successivamente scaturito un libro intitolato Io sono Giorgia, le mie radici, le mie idee, edito da Rizzoli, divenuto un best seller tra gli elettori ed i simpatizzanti di Fratelli d'Italia.
Il manifesto è inoltre arricchito da una foto dell'avvocato Sergio Rastrelli che in occasione della morte del padre l'onorevole Antonio Rastrelli, unico governatore missino della regione Campania, ha voluto omaggiare l'anziano padre con un saluto romano. Il manifesto viene firmato con tanto di simbolo di Fratelli d'Italia. Si tratta del simbolo del 2017, con fiamma del Msi senza più la dicitura Alleanza Nazionale e senza la classica cassetta contente la sigla Msi.
P.s questo manifesto con lo slogan Io sono Sergio e "sono un vero fascista napoletano", con tanto di logo di Fratelli d'Italia, mi sembra e non credo di sbagliare, una provocazione fatta da ignoti, ai suoi danni, al fine di danneggiarne la sua carriera politica. D'altronde, l'avvocato Sergio Rastrelli, che conosco da oltre un ventennio, per spirito di servizio, dopo la clamorosa esclusione delle liste in ben 8 delle 10 Municipalità di Napoli, per incapacità dei dirigenti presentatori, ha accettato la carica di coordinatore cittadino e dopo la nomina della nuova giunta cittadina, da lui presieduta, deve essersi fatto tanti nemici all'interno del partito.
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