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"Kyenge torna in Congo" cade l'accusa di odio razziale per un ex dirigente di Forza Nuova





La Corte d'Appello di Ancona, in parziale riforma della sentenza emessa dal tribunale di Macerata, ha assolto Tommaso Golini, ex leader di Forza Nuova a Macerata, difeso dall'avvocato Mario Giancaspro del Foro di Perugia, dall'accusa di propaganda di idee fondate sull'odio  in quale merito allo striscione  comparso davanti la sede del partito democratico nel 2013, con il si invitava l'allora ministro dell'integrazione Kyenge a tornare nel suo paese di origine". 
Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto insussistente la Legge Mancino e ha assolto l'imputato perché il fatto non sussiste. Il collegio ha confermato la condanna inflitta in primo grado per diffamazione in merito al contenuto del cartello in oggetto.
La difesa ha annunciato ricorso in cassazione anche in merito a quest'ultimo provvedimento.





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