Header Ads


Quando l'avanguardia rivoluzionaria ha il sangue blu


 Milano bene? Di più. Due dei quattro esponenti dell'Avanguardia rivoluzionaria che voleva scatenare il caos a colpi di assalti ai "negri musulmani" sono rampolli dell'aristocrazia milanese. Il Comandante G, al secolo Giulio Leopoldo Sioli Legnani, è il rampollo della famiglia che da quasi 4 secoli possiede l'omonima villa seicentesca a Busseno, nella Martorana. Aleksij Tirelli Koloriets aka Breivik è invece figlio di una marchesa Tirelli, una famiglia che ha conquistato i suoi quarti di nobiltà a fine Seicento. Completano il team Luca Ghisleni, il Maggiore Volpi, ex CasaPound-Blocco studentesco e Tommaso "Tumsi" Gelmi. 

Per quanto possano fare inorridire le tesi da loro propugnate, al tempo stesso stupide e feroci, non si può negare che hanno alle spalle un caposaldo del pensiero reazionario e razzista, quel De Gobineau il cui saggio sulla diseguaglianza delle razze segnò il debutto delle frediane Edizioni di Ar, nell'ormai lontano 1964. Come ricorda FanPage, a proposito del "Comandante G" 

uno dei ragazzi sottoposti alle misure cautelari proviene da una famiglia nota negli ambienti culturali milanesi, ma le cui idee politiche e razziali hanno evidentemente pervaso anche il figlio. La madre, in vista di un esame per il suo corso universitario in Scienze politiche all'Università di Trieste, gli aveva consigliato la lettura del "Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane" di Joseph Arthur, conte di Gobineau, un testo che propugna la superiorità dell'"uomo bianco" ed è considerato uno degli esempi di "razzismo scientifico". Il padre invece possiede diverse armi da collezione, tra cui una pistola utilizzata dai nazisti, la preferita dal figlio: "Infatti quando piglierai il porto d’armi ti verrà data – dice il padre tra le risate – Naturalmente per usarla con i comunisti, i neg.., con i fro..". 


Nessun commento:

Powered by Blogger.