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No pass, i servizi sono già all'allarme infiltrati


 Sfruttare il malcontento, e ricercare il consenso, con uno scopo preciso: creare il caos. Gridare al complotto e denunciare le trame oscure della dittatura sanitaria, per provocare ondate di ribellione.

Due giorni fa, decine di migliaia di persone hanno sfilato in corteo in tutt'Italia per dire no al Green pass, protestando contro il decreto che ha introdotto il lasciapassare obbligatorio, denunciando la «schiavitù sanitaria» e la «truffa del Covid».

Foto di Mario Draghi con i baffetti come Hitler, esibite a Milano e Torino, stelle di David con la scritta «non vaccinati = ebrei» e cartelli con le svastiche, o con richiami alle leggi razziali - la comunità ebraica ha espresso «profonda indignazione» -, con l'invito a ribellarsi e a boicottare il «passaporto della schiavitù».

Il tam-tam parte dai social, soprattutto da Telegram - le chat più famose sono «Basta dittatura!» e «No green pass» - e il prossimo grande appuntamento è previsto per mercoledì a Roma sempre con il solito slogan: «Liberi di scegliere».

Due orari: 17,30 e 20. La sede è piazza del Popolo, con rischio di assembramenti di non vaccinati e, di conseguenza, di nuovi contagi, proprio nella Capitale, dove i numeri dei positivi al virus hanno registrato un'impennata. Ma potrebbe essere solo l'inizio.

Gruppi Telegram, pagine Facebook e Instagram, in questi giorni, sono sorvegliati speciali: li stanno monitorando la Polizia di Stato e la Postale, che stanno preparando segnalazioni e informative da inviare alle Procure di competenza. Perché il timore è che vengano alzati i toni e si vuole evitare che la situazione sfugga di mano. Ma, soprattutto, si temono infiltrati.

Il rischio, infatti, è che gli animi vengano fomentati da movimenti sovversivi, intenzionati a sfruttare frange di malcontento per generare disordine. L'allarme, d'altronde, arriva direttamente dall'Intelligence.

Nell'ultima relazione al Parlamento, a proposito dell'emergenza Covid, il Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza servizi segreti, parla di «un'impennata di campagne disinformative e fake news» che hanno scopi antigovernativi. Con la pandemia, si legge, si sono dilatati «i margini di intervento per attori ostili propensi all'uso combinato di più strumenti a fini manipolatori e d'influenza».

L'Intelligence segnala anche il «ricorso all'utilizzo combinato, da parte dei principali attori ostili di matrice statuale, di campagne disinformative e attacchi cibernetici, volti a sfruttare l'onda emotiva provocata dalla crisi sanitaria, nel tentativo di trasformare la pandemia in un vantaggio strategico di lungo termine». Non è un caso se nell'anno del Covid - si legge ancora nella relazione - sono aumenti del 20% gli attacchi cibernetici contro assetti rilevanti per la sicurezza nazionale.

 Non succede solo in Italia. Al raduno europeo contro il Green pass, organizzato in maggio a Bruxelles, i partecipanti erano eterogenei: c'erano manifestanti provenienti da diverse parti d'Europa, no-vax, estremisti di destra, ma anche esponenti di QAnon, il movimento complottista americano convinto che lo Stato sia guidato da una setta segreta, che vuole il male dell'umanità, e che ha raggiunto massima visibilità dopo l'assalto a Capitol Hill.

Anche in Italia il movimento nato oltreoceano si sta diffondendo e, ovviamente, ha sposato la battaglia no-vax e no-Green pass. Nella loro pagina Telegram, Qanon Italia, con migliaia di iscritti, viene rilanciata la notizia della manifestazione di mercoledì. Ma anche sul gruppo Digital soldiers, che raccoglie migliaia di qanonisti italiani, si incita alla battaglia, pacifica ma serrata.

«Saranno un'estate e un inverno molto caldi - si legge in uno dei messaggi - in Europa c'è un filo che ci lega, che lega milioni di cittadini liberi che vogliono riappropriarsi delle proprie vite». E ancora: «Hanno firmato un nuovo Dl, un Dl che è una dichiarazione di guerra verso di noi, verso ogni singolo cittadino libero. Vogliono costringerci ad arrenderci, ma non accadrà».

FONTE: Il Giornale

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