Ombre nere, solo 3 anni per l'arsenale di Nucera. Non era terrorismo
È stato condannato a tre anni per l'arsenale di armi che custodiva nella sua azienda agricola a Dolceacqua. Pasquale Nucera, ex collaboratore di giustizia in processi di 'ndrangheta in Calabria, già dirigente di Forza Nuova a Imperia, nei suoi progetti neonazisti non raccontava soltanto di voler lanciare una molotov all'Anpi di Genova.
Si scopre adesso, leggendo un'informativa della Digos di Imperia depositata agli atti, che coltivava l'idea di colpire un bersaglio dall'inestimabile valore simbolico e politico: il museo dell'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini a Stella San Giovanni, dove il politico socialista nacque nel 1896.
Nucera ne parla su Facebook, l'11 gennaio 2017, con un uomo di nome Mario che nelle indagini non è stato possibile identificare, e che si definisce un militare in carriera in una caserma di Firenze. Una conversazione scoperta dopo i sequestri di pc e telefonini di Nucera, che sui social network si faceva chiamare Yavres Leon.
Scrive Nucera: "Senti ma una squadra di una decina di persone operative non la facciamo? Qua ci stanno massacrando". E poi: "Ho bisogno tre uomini fidati da far cadere un simbolo comunista. Comincio da lì... che farà notizia... fare un po' dimostrativo. E vendicare un pensiero partigiano. Per il duce... Operazione a Stella di Albenga, un museo che deve saltare...credo che hai capito il simbolo comunista" . Mario sembra non volersi affatto tiare indietro: "Contaci Leon daremo filo da torcere". LEGGI TUTTO
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