Sgomberata la sede degli Irriducibili al Tuscolano
di Silvia Mancinelli
La
Digos di Roma ha sequestrato la sede degli Irriducibili Lazio al 47
di via Amulio, nel quartiere Tuscolano. La liberazione dei locali di
proprietà dell’Inail e occupati da decenni dagli Ultras Lazio, era
stata chiesta a settembre scorso anche dal sindaco di Roma Virginia
Raggi dopo la bocciatura a sorpresa, da parte del consiglio del
Municipio VII, di una mozione che ne proponeva lo sgombero.
I
locali Inail al 47 di via Amulio, sgomberati questa mattina dagli
agenti del commissariato San Giovanni, erano insieme ad altri 5 nella
lista di una nota del 18 settembre firmata dal presidente del VII
municipio Monica Lozzi.
Di
lei si disse che avesse bocciato la mozione che aveva approvato lo
sgombero della sede Ultras, dopo l’astensione da parte del
consiglio, ma all’Adnkronos spiega: "I consiglieri si erano
astenuti, ma io avevo già predisposto una nota nei giorni precedenti
in cui chiedevo a tutte le autorità, Prefettura, Sindaco e quanti
altri, di attivarsi nel liberare le sedi non solo di via Amulio ma di
tutte le altre che rivestono connotati politici estremisti con
ripercussioni sulla cittadinanza in tema di sicurezza e ordine
pubblico".
In
isolamento domiciliare ormai da un mese, positiva al Coronavirus, la
presidente Lozzi aggiunge: "I consiglieri, dunque, si astennero
solo perché mi avrebbero impegnato a fare una cosa che avevo già
fatto. Nella delibera indirizzata anche a Inps, Inail e Ater, scrissi
che ritenevo doveroso non rinviare ulteriormente l’adozione delle
misure di sgombero richiedendo anche un tavolo di confronto".
Tra i locali occupati del territorio e inseriti nella lista del 18
settembre anche i locali di via Taranto, di via Evandro, di via
Assisi 140, di via Acca Larentia e via Marco Dino Rossi 37/a, questi
ultimi di proprietà comunale.
Alcuni
tifosi della Lazio si sono recati davanti alla sede degli
Irriducibili ma sul posto è continuato
il presidio della polizia, munita anche di un idrante per scongiurare
eventuali disordini: chiusa via della Cave.
Tra i materiali
rimossi dalla sede e caricati sul furgone della polizia ci sono i
quadri in ricordo del tifoso Gabriele Sandri, il dj ucciso da un
poliziotto sceriffo l’11 novembre 2007 sull’autostrada A1, quelli
per Fabrizio Piscitelli, il Diabolik leader degli Ultras della Lazio
freddato con un colpo alla testa il 7 agosto dello scorso anno in un
agguato ancora senza responsabili, e la panchina stessa su cui il
capo ultrà è stato ammazzato. E poi foto, oggetti di una curva oggi
sfrattata dalla sede storica in zona Tuscolana. Un operaio ha
provveduto a murare l'ingresso principale mentre gli imbianchini del servizio comunale di decoro urbano stanno provvedendo a coprire il murale in omaggio di Diabolik. Anche la madre e la
sorella di Fabrizio Piscitelli si sono presentate davanti alla sede
mentre era in corso lo sgombero
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