Ricordando Generoso Simeone, ideatore dei Campi Hobbit nel ventennale della scomparsa
Venti anni fa, precisamente il 29 ottobre 2000, ci lasciava prematuramente Generoso Simeone, un grande uomo politico, un giornalista, un poeta, un grande organizzatore di eventi, un ammirevole padre di famiglia. Le sue idee seminate e coltivate con passione ma anche con lucida determinazione sono rimaste. Potremmo citare il suo periodico più importante: L'alternativa, che non era solo una mirabile espressione di concetti ancora attuali, ma un vero e proprio laboratorio politico. In questo contesto i suoi editoriali saranno rampa di lancio per una mobilitazione culturale e politica, di un respiro molto più più ampio rispetto a quello che si poteva riscontrare in altre realtà di informazione e approfondimento dell'area di destra. A questo laboratorio parteciperanno scrittori del calibro di Marcello Veneziani, Marco Tarchi, Gennaro Malgieri, Umberto Croppi, politici come Pasquale Viespoli e altri esponenti di spicco del giornalismo alternativo. Figlio di queste idee e di deflagrante importanza per quegli anni fu senz'altro il primo Campo Hobbit da lui organizzato a Montesarchio in provincia di Benevento nei giorni 11 e 12 giugno 1977. Fu il primo raduno nazionale della giovane destra più vicina alla corrente rautiana, che introdusse numerosi argomenti di dibattito, ma anche di innovazione culturale. La musica alternativa, la biopolitica, l'ecologia, le nuove forme di comunicazione: radio alternative, grafica, fumetto, fantasy. Un nuovo approccio alla società civile in senso antropologico e metapolitico. Un ulteriore elemento di crescita per i ragazzi del Fronte della Gioventù. Anche la nascita di una rivista decisamente interessante come Linea porta l'impronta ma soprattutto la mente di Generoso Simeone. Da qui e molto altro la necessità oltre che il dovere di ricordarlo tramite un libro. Pur trattandosi di una biografia molto più vasta rispetto a quella che le persone conoscono e quindi molto articolata, cercheremo di renderla esaustiva in tutti gli aspetti. Anche quelli meno piacevoli, perché il professore sannita non fu ricambiato per la sua passione, né per i risultati che seppe ottenere. Anche questo farà parte della descrizione della sua vita per l'alternativa. Contiamo quindi di dare una descrizione a trecentosessanta gradi della sua attività, in Centro Studi Ordine Nuovo prima e nel MSI successivamente. Con la gratitudine che si conviene a chi tanto ci ha dato in termini di conquista, nel terreno della cultura, della comunicazione, della possibilità di costruire una strategia nuova e un consenso sempre più ampio. Con una riconoscenza mai troppo eccessiva, senza agiografie, ma con la semplice volontà di ricordare il suo impegno e la sua militanza, che restano vivi nei nostri cuori, con l'obiettivo di far conoscere il suo esempio mirabile alle nuove generazioni.
Nessun commento: