31 ottobre 1989: muore Beppe Niccolai, il fascista che difese Sofri
Trentun anni fa moriva Beppe Niccolai, un missino eretico. Giovane fascista, prigioniero di guerra non cooperante, parlamentare per due legislature, negli anni Ottanta fu tra i primi a lavorare a un percorso di fuoriuscita dalle secche del neofascismo che individuava nel Psi di Craxi l'interlocutore principale e nel socialismo nazionale un riferimento storico e una prospettiva strategica. Qui vogliamo ricordarlo, invece, per una delle sue ultime e più importanti polemiche. In difesa del suo principale "nemico" politico, Adriano Sofri, accusato di omicidio.
L'anno scorso, di questi tempi, Niccolai è stato bersaglio di una polemica miserrima. La decisione del comune di Pisa di dedicargli una rotonda ha scatenato l'indignazione dei soliti noti che hanno argomentato protervamente che no, Niccolai no. Perché voleva la pena di morte. Una bugia colossale... LEGGI TUTTO
Per approfondire
Un maestro di carattere per gli anticonformisti
Michele de Feudis per Barbadillo - Una destra moderna, dialogante, attenta ai temi dell’immigrazione senza tentazioni reazionarie, intransigente nella lotta alle mafie, in grado di rileggere il sessantotto come una occasione mancata, amante della libertà non si inventa dalla sera alla mattina. È il risultato di un percorso accidentato, complesso, sofferto.Segnato dall’opera intellettuale di «un maestro di carattere». E se lo scrittore fiorentino Berto Ricci, «il fascista impossibile», lo fu per l’inquieto Indro Montanelli, Beppe Niccolai lo è stato senza dubbio per quella parte di giovani missini che, anche negli anni della marginalizzazione, non si sono mai arresi alla testimonianza ma hanno puntato a conquistarsi -e ci sono riusciti- uno spazio di azione rivolta al futuro. LEGGI TUTTO
Un piccolo ricordo di B. N.
Ovidio della Croce per la Voce del Serchio - Questo è un piccolo ricordo che ho su uno strano tipo morto 20 anni fa: Beppe Niccolai. Sapete perché dico strano? Partì volontario durante la guerra e fu fatto prigioniero in Texas da dove scrisse lettere molto tenere alla moglie. Poi fu un esponente di spicco del MSI e al tempo stesso un eretico e in contrasto con Almirante. Fu espulso dal suo partito da Fini che lo riammise poco dopo sconfessando il suo primo atto da segretario. Fu deputato per due legislature impegnato nella Commissione Antimafia e viaggiava con una Volkswagen bigia scalcagnata; a lungo consigliere comunale e provinciale e girava Pisa in vespa. Avversò Lotta continua e difese Adriano Sofri. Crebbe in compagnia di una buona biblioteca paterna e divenne fascista. LEGGI TUTTO
B.N.,in guerra contro la mafia
Il 26 novembre ricorre il centenario della nascita di Beppe Niccolai, uno dei fondatori del Movimento Sociale Italiano e deputato del medesimo partito per due legislature.
Allo scopo di approfondirne la figura politica ed umana consigliamo la lettura del libro “Beppe Niccolai. Il missino e l’eretico” di Alessandro Amorese (Eclettica Edizioni, seconda edizione, 18,00€).
Lo stesso Amorese, nel corso di un’intervista, ha così definito la figura del politico pisano: “Partirei dal sottotitolo il missino e l’eretico, in quanto in una stessa vita questo uomo politico è riuscito ad essere paradigmatico di un percorso molto complesso come quello del Movimento Sociale Italiano del dopoguerra, un personaggio che ha rotto gli schemi diventando un esempio per il mondo giovanile del partito di quei tempi, ma anche per le generazioni attuali. Una figura politica, nota per la sua onestà e nobiltà d’animo, che oggi farebbe bene alla politica contemporanea”. LEGGI TUTTO
Allo scopo di approfondirne la figura politica ed umana consigliamo la lettura del libro “Beppe Niccolai. Il missino e l’eretico” di Alessandro Amorese (Eclettica Edizioni, seconda edizione, 18,00€).
Lo stesso Amorese, nel corso di un’intervista, ha così definito la figura del politico pisano: “Partirei dal sottotitolo il missino e l’eretico, in quanto in una stessa vita questo uomo politico è riuscito ad essere paradigmatico di un percorso molto complesso come quello del Movimento Sociale Italiano del dopoguerra, un personaggio che ha rotto gli schemi diventando un esempio per il mondo giovanile del partito di quei tempi, ma anche per le generazioni attuali. Una figura politica, nota per la sua onestà e nobiltà d’animo, che oggi farebbe bene alla politica contemporanea”. LEGGI TUTTO
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