17 ottobre 1992: 50mila missini in piazza con Mani Pulite
La grande manifestazione del popolo missino a sostegno della “rivoluzione giudiziaria” è una ferita aperta per quanti hanno sostenuto che la dissoluzione dell’identità neofascista, perseguita con grande determinazione dall’intero gruppo dirigente (con le sole eccezioni, all'epoca, di Pino Rauti e Teodoro Buontempo) non era una necessità ma una scelta opportunistica e che Gianfranco Fini e i colonnelli, accontentandosi di uno strapuntino alla corte di Silvio Berlusconi abbiano lasciato cadere una grande opportunità.
Alla fine dei conti, però, gli epigoni dell’unico partito della Prima Repubblica che non si era sporcato le mani, quando si sono potuti sedere a tavola hanno tentato di togliersi la fame pluridecennale con affanno e ingordigia.
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