Ucciso l'omicida di Portland. Nell'ultima intervista ha invocato la legittima difesa
I Marshal federali hanno sparato e ucciso ieri sera, mentre tentavano di catturarlo l'attivista Antifa Michael Forest Reinoehl, 48 anni, accusato di aver ucciso un attivista di destra. Aaron Danielson è stato colpito a morte al petto il 29 agosto scorso dopo che una carovana di sostenitori di Trump, composta da circa 600 auto, si era scontrata con i manifestanti Black Lives Matter mentre stavano attraversando il centro. Il video girato da un live-streamer sembrava mostrare Danielson, un membro del gruppo di destra Patriot Prayer, mentre spruzzava spray al peperoncino appena prima di essere colpito.
Il sospetto è stato ucciso da una task force del servizio federale per la caccia ai latitanti, a Lacey, nello stato di Washington, a duecento chilometri da Portland.
Il tenente Ray Brady dell'ufficio dello sceriffo della contea di Thurston ha dichiarato che il sospetto ricercato dalle forze dell'ordine era uscito da un appartamento ed era salito su un veicolo. Quattro agenti delle forze dell'ordine hanno sparato con le loro armi e hanno poi dichiarato che aveva estratto la pistola.
Così il New York Times ricostruisce l'esito abbastanza scontato di una "caccia all'uomo" che non è stata particolarmente difficile, visto che il fuggitivo non si nascondeva ma si è fatto intervistare da un videoreporter di Vice News, testata alternativa.
A metà giugno, su Instagram aveva lanciato un proclama molto radicale, una personale dichiarazione di guerra.
Nell'intervista a Vice, Reinoehl ha detto di non aver avuto "altra scelta" perché pensava che lui e il suo amico stessero per essere accoltellati: "Sai, molti avvocati suggeriscono che non dovrei nemmeno dire nulla, ma sento che è importante che il mondo sappia almeno un po' di ciò che sta realmente accadendo. Non avevo scelta. Voglio dire, io, avevo una scelta. Avrei potuto sedermi lì e guardarli uccidere un mio amico di colore. Ma non l'avrei permesso".
Reinoehl, un ex militare, sui social si dichiarava "100% Antifa". Negli Stati Uniti Antifa è un movimento organizzato della sinistra e non una semplice definizione ideale. Aveva partecipato negli ultimi mesi a diverse manifestazioni di protesta del movimento nato dopo la morte di George Floyd che ha sconvolto negli ultimi mesi l'America.
Il sospetto è stato ucciso da una task force del servizio federale per la caccia ai latitanti, a Lacey, nello stato di Washington, a duecento chilometri da Portland.
Il tenente Ray Brady dell'ufficio dello sceriffo della contea di Thurston ha dichiarato che il sospetto ricercato dalle forze dell'ordine era uscito da un appartamento ed era salito su un veicolo. Quattro agenti delle forze dell'ordine hanno sparato con le loro armi e hanno poi dichiarato che aveva estratto la pistola.
Così il New York Times ricostruisce l'esito abbastanza scontato di una "caccia all'uomo" che non è stata particolarmente difficile, visto che il fuggitivo non si nascondeva ma si è fatto intervistare da un videoreporter di Vice News, testata alternativa.
A metà giugno, su Instagram aveva lanciato un proclama molto radicale, una personale dichiarazione di guerra.
Reinoehl, un ex militare, sui social si dichiarava "100% Antifa". Negli Stati Uniti Antifa è un movimento organizzato della sinistra e non una semplice definizione ideale. Aveva partecipato negli ultimi mesi a diverse manifestazioni di protesta del movimento nato dopo la morte di George Floyd che ha sconvolto negli ultimi mesi l'America.
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