Padova, tensioni con i giornalisti al comizio "negazionista"
Dopo il raduno di ieri a Roma oggi è stato il Prato della Valle di Padova a ospitare i cosiddetti "negazionisti", che con bandiere e senza mascherina hanno manifestato la loro rabbia contro chi, sostengono, cerca di "sovvertire l’ordine sociale" usando la "grande bugia" del Coronavirus.
Davanti alla chiesa di Santa Giustina qualche centinaio di persone (le agenzie parlano di 300 presenti ma è più realistico il dato del Mattino di Padova, da cui riprendiamo la foto), prevalentemente legate a movimenti di destra, hanno gridato slogan contro il governo che con le misure anti Covid metterebbe in pericolo la libertà e l’autodeterminazione del popolo in favore di non ben precisati poteri forti che vorrebbero "mettere le mani sulla libertà delle persone".
Sul palco allestito in piazza i manifestanti si sono alternati nel raccontare le proprie esperienze mentre nel parterre sventolavano bandiere inneggianti il movimento 3V "Libertà di scelta" sostenuto da No Vax e No 5G. A margine c’è stata qualche tensione con i giornalisti che, muniti di mascherina, tentavano di intervistare i presenti. Alcuni giornalisti sono stati allontanati in malo modo dai presenti, infastiditi dalle domande.
Dietro il palco, dove i cronisti sono stati "circondati" dal comitato di sicurezza che vestiva gilet arancioni, il giornalista Ivan Compasso,coordinatore del sito Padovaoggi e inviato della trasmissione radio Il Morning Show, e una troupe de La7 sono stati insultati e malmenati. Compasso è stato preso a spinte e gomitate, importunato anche il collega Alessio Lasta che stava confezionando un servizio. I due hanno ripreso le aggressioni con la telecamera.
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