Castellino: vincono il terrorismo mediatico e la tirannia del Covid
L'analisi del voto del vicesegretario nazionale di Forza Nuova, Giuliano Castellino:
Oggi festeggiano gli oppressori. Vince il Sì, quindi Conte, Di Maio, il governo e i suoi decreti liberticidi, trionfa Zaia, governatore fanatico del TSO e compare di Fontana lo stragista, stravince lo sceriffo De Luca.
Per il resto, sostanziale testa a testa tra centrodestra e centrosinistra, inutili fotocopie l’uno dell’altro.
Non c'è alcuna vittoria politica, non solo di una differente visione del mondo, ma neanche di una linea che si distingua come tale. Non esistono più destra e sinistra, maggioranza e opposizione: oggi ha vinto il "Partito del Covid", hanno vinto l'oppressione, i provvedimenti speciali, lo stato di emergenza permanente, le leggi Lorenzin e Azzolina, le museruole, i distanziamenti sociali, i tecnici, Monti, l'OMS, Bruxelles e la Troika.
IL TERRORISMO MEDIATICO HA OPERATO IN MANIERA PERFETTA, TRASFORMANDO GLI ITALIANI IN SCHIAVI UBBIDIENTI.
Grazie anche a tutte le false opposizioni - Salvini e Meloni nulla hanno detto contro la dittatura sanitaria, finanziaria, giudiziaria e mass mediatica, né hanno puntato su candidature coraggiose o sono stati capaci di prendere posizione sul voto referendario, ma complici e colpevoli sono stati pure i vari Toni Brandi di Pro Vita, Pappalardo e chi vive solo su Facebook - che spesso hanno ridicolizzato e/o tradito la lotta.
Urge un cambio di passo: uscire dalle realtà virtuali e tornare nelle strade.
Casa dopo casa, famiglia dopo famiglia, piazza dopo piazza, città dopo città vanno riconquistate le libertà e diffusa la verità.
Vanno "aggrediti" i media di regime, sconfitto l'accerchiamento mediatico che ci ha silenziato e rigettato il confinamento internettiano. Bisogna "conquistare" l'opinione pubblica e rivolgersi al popolo.
Se ne vadano a quel paese i partiti, le sinistre e pure le destre, i moderati e i progressisti.
È tempo di resistere e ribellarci DAVVERO.
Altrimenti sarà davvero troppo tardi.
Per questo è necessario costruire l'opposizione intorno allo spirito e alla piazza del 5 settembre.
Per il resto, sostanziale testa a testa tra centrodestra e centrosinistra, inutili fotocopie l’uno dell’altro.
Non c'è alcuna vittoria politica, non solo di una differente visione del mondo, ma neanche di una linea che si distingua come tale. Non esistono più destra e sinistra, maggioranza e opposizione: oggi ha vinto il "Partito del Covid", hanno vinto l'oppressione, i provvedimenti speciali, lo stato di emergenza permanente, le leggi Lorenzin e Azzolina, le museruole, i distanziamenti sociali, i tecnici, Monti, l'OMS, Bruxelles e la Troika.
IL TERRORISMO MEDIATICO HA OPERATO IN MANIERA PERFETTA, TRASFORMANDO GLI ITALIANI IN SCHIAVI UBBIDIENTI.
Grazie anche a tutte le false opposizioni - Salvini e Meloni nulla hanno detto contro la dittatura sanitaria, finanziaria, giudiziaria e mass mediatica, né hanno puntato su candidature coraggiose o sono stati capaci di prendere posizione sul voto referendario, ma complici e colpevoli sono stati pure i vari Toni Brandi di Pro Vita, Pappalardo e chi vive solo su Facebook - che spesso hanno ridicolizzato e/o tradito la lotta.
Urge un cambio di passo: uscire dalle realtà virtuali e tornare nelle strade.
Casa dopo casa, famiglia dopo famiglia, piazza dopo piazza, città dopo città vanno riconquistate le libertà e diffusa la verità.
Vanno "aggrediti" i media di regime, sconfitto l'accerchiamento mediatico che ci ha silenziato e rigettato il confinamento internettiano. Bisogna "conquistare" l'opinione pubblica e rivolgersi al popolo.
Se ne vadano a quel paese i partiti, le sinistre e pure le destre, i moderati e i progressisti.
È tempo di resistere e ribellarci DAVVERO.
Altrimenti sarà davvero troppo tardi.
Per questo è necessario costruire l'opposizione intorno allo spirito e alla piazza del 5 settembre.
la rovina di "forzanuova" questo personaggio che ha girato tutte le realta' antagoniste di destra radicale italiane per poi dare il colpo di grazia , voluto o non voluto, a fn; ai posteri ardua sentenza
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