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Berlino. L'estrema destra egemonizza la protesta anti-Covid. Trentamila in piazza, 300 arresti


Sono circa 300 le persone arrestate oggi a Berlino dalla polizia tedesca intervenuta per disperdere la marcia contro le misure anti Covid a cui hanno partecipato più di 30mila persone. Tra gli arrestati figura Attila Hildman, conosciuto difensore delle teorie del complotto sul virus.
La polizia ha deciso di intervenire per disperdere il corteo perché non venivano rispettate le misure di distanziamento sociale e protezione previste appunto dalla normativa anti Covid che i partecipanti contestavano.A questo punto un gruppo di manifestanti dell’estrema destra, circa 3mila, hanno iniziato a scontrarsi con la polizia nei pressi dell'ambasciata russa.Ha reso noto il consigliere per l’Interno di Berlino, Andreas Geisel, che sono rimasti feriti sette agenti.
Dopo l'ordine di scioglimento, la polizia - che aveva schierato circa tremila agenti - è dovuta intervenire in diversi punti del centro della capitale, trascinando via alcuni manifestanti che rimanevano  seduti rifiutandosi di allontanarsi. Nella Friedrichstrasse, da dove il corteo doveva partire, è stato dato alle fiamme un container, qualche fermo è stato effettuato dopo il lancio di bottiglie da parte di alcuni manifestanti. Altri tafferugli sono stati segnalati nelle strade vicine.


In un primo momento le autorità cittadine avevano vietato la manifestazione per timore che le misure anti-Covid venissero sistematicamente violate causando rischi molto elevati per la salute della persone a causa della possibile diffusione del virus. Come del resto era accaduto il primo agosto ad una precedente manifestazione anti-Covid, che aveva richiamato decine di migliaia di persone, dove quasi nessuno portava le mascherine o rispettava la distanza minima. Ma poi ieri sera il tribunale amministrativa aveva a sua volta annullato il divieto, anche se la stessa cancelliera Merkel aveva manifestato ieri il proprio appoggio alla decisione delle autorità di Berlino.
La marcia è stata organizzata da un gruppo nato a Stoccarda, chiamato "Querdenken 711" (pensiero laterale 711), il cui leader è Michael Ballweg. Il gruppo ha oltre 16mila follower su Facebook, ma comunica soprattutto tramite Telegram. Per il movimento, le restrizioni anti covid violano le libertà garantite dalla Costituzione e vanno revocate. Non è chiaro cosa significhi 711 e se si tratti ad un riferimento al prefisso telefonico di Stoccarda.
"Querdenken 711" aveva già organizzato un’analoga manifestazione a Berlino il primo agosto, proclamato "giorno della libertà". Oggi come allora i partecipanti sono un gruppo molto eterogeneo. "C’è gente contro i vaccini, ci sono i sostenitori delle teorie cospirazioniste, ma ci sono anche famiglie che dicono di avere il diritto di protestare. Ed è una protesta in larga parte intercettata dall’estrema
destra", riferisce un cronista sul sito della Deutsche Welle. Un’altra giornalista dell’emittente sottolinea che vi sono manifestanti con bandiere e t-shirt di gruppi della destra estrema.
La Bbc segnala anche l’adesione alla protesta di Berlino di Robert F Kennedy Jr, figlio di Bob Kennedy (il fratello di JFK assassinato durante la campagna delle elezioni presidenziali Usa nel 1968), che è
noto come attivista anti vax. 
Immagini online, riferisce l’emittente britannica, mostrano anche slogan e bandiere legati alla delirante teoria cospirativa QAnon, secondo la quale il presidente americano Donald Trump si batte contro una setta di adoratori di Satana che si è infiltrata nel governo e nei media.
Proteste anche in altre metropoli seppure non così violente e partecipate. A Londra, un migliaio di manifestanti si è radunato in Trafalgar Square, mentre a Zurigo oltre mille hanno chiesto allapolizia "un ritorno alla libertà". A Parigi, circa trecento persone hanno protestato contro l’obbligo delle mascherine.

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