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Regionali Puglia 2020, Flavia Perina racconta la destra che sostiene Emiliano. Il caso Pippi Mellone


La destra (ma anche la sinistra) che non ti aspetti è in Puglia, a Nardò, provincia di Lecce: una destra che sostiene apertamente il governatore uscente Michele Emiliano nonostante i legami storici con l’altra metà della politica e specialmente con la filiera di Fratelli d’Italia. Non è un caso di trasformismo, non ha nulla a che vedere con i giri di valzer della destra campana per Vincenzo De Luca: Pippi Mellone, sindaco di Nardò e capofila di questa strana destra pugliese, è piuttosto un teorico dell’Andare Oltre (il suo movimento si chiama così, l’Oltre è riferito ai partiti) e di una politica pragmatica che se ne frega delle identità, dei pedgree ideologici, delle casematte di riferimento.
Mellone è da anni una spina nel fianco della destra (ma anche della sinistra) pugliese, nonché la controprova di come il frullatore dei tempi nuovi abbia mischiato le appartenenze fino a renderle irriconoscibili. Viene dalla militanza giovanile in Alleanza nazionale ma nel 2016 diventò sindaco battendo il candidato di Forza Italia e FdI al primo turno. Quelli se la presero, al ballottaggio tifarono per l’uomo del centrosinistra. Mellone superò pure lui per 80 voti.
Emiliano, all’epoca, andò a Nardò per sostenere il Pd ed evitare che “l’amico di Casa Pound” – come ancora lo chiama qualcuno – si prendesse il Comune, e tuttavia appena pochi mesi dopo Mellone stupì tutti con una serie di iniziative in favore dei braccianti africani che neanche la Cgil aveva mai immaginato, a cominciare dal divieto di lavoro nei campi nelle ore torride dall’una alle tre come ci racconta la collega Flavia Perina dalle pagine de l'Inkiesta.
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