Il popolo della famiglia fa appello ai sindaci campani: dateci spazio contro la violenza subita
E' una tecnica fondamentale quando si lavora sulle immagini: dare profondità, allargare la visuale. Molti hanno visto il video di Repubblica con il frontale del giornalista che punta i contestatori e il rumore di fondo. Presa da un altro angolo, invece, emerge la reale dimensione dell'episodio: una ventina di ragazzini.
Dopo le proteste e le minacce ricevute sabato a Pomigliano d'Arco in occasione della presentazione del libro di Mario Adinolfi Il Grido dei Penultimi che apre di fatto la campagna elettorale per le regionali e le amministrative di settembre alla quale il Pdf campano parteciperà con propri uomini e liste, inaugurando così il nuovo ciclo del movimento pro-life che aveva fatto il suo esordio a Napoli nel 2016 con la candidatura di Gigi Mercogliano a sindaco della città, i dirigenti del PdF campano non ci stanno e partono al contrattacco annunciando una mobilitazione capillare in tutta la Campania che si concentrerà proprio sulla volontà di chiedere il patrocinio a tutti i sindaci della regione perché concedano spazi comunali per la presentazione del libro del loro leader nazionale.
"Quanto accaduto a Pomigliano sabato scorso - spiegano in una nota Massimiliano Esposito e Luigi Mercogliano del coordinamento provinciale e regionale del movimento - è di una gravità inaudita: siamo stati minacciati e aggrediti perché abbiamo idee differenti dalle loro e questo secondo noi è il peggiore atteggiamento camorristico e fascista che noi combatteremo sempre in nome della libertà di opinione e di pensiero. Bene ha fatto Lello Russo, sindaco di Pomigliano d'Arco - spiegano i dirigenti PdF - che ha concesso il patrocinio morale e la sala comunale per l'iniziativa fregandosene di questi violenti e liberticidi e partecipando all'incontro, seppur rimarcando le distanze ideologiche con il nostro pensiero. Di questo lo ringraziamo e lo portiamo come esempio di primo cittadino veramente democratico che non obbedisce al pensiero dominante e lo ha dimostrato con i fatti. Per questo, vogliamo rispondere a questi fascisti travestiti da finti democratici che non ci fermeranno lo sappiano e che i loro atteggiamenti camorristici, avallati dalle prese di posizione vergognose di partiti e sindacati come la CGIL che pure erano e sono d'accordo con loro nell'intento di silenziare la democrazia e il libero e civile confronto democratico, li respingiamo con forza al mittente senza paura: chiederemo, pertanto, a tutti i sindaci della Campania di concedere spazi comunali e il patrocinio morale dell'Amministrazione che presiedono per presentare il libro di Mario Adinolfi. Soltanto in questo modo, al pari di quanto con coraggio ha fatto il sindaco di Pomigliano d'Arco, i primi cittadini della regione Campania dimostreranno di essere veramente democratici e contrari ad ogni forma di violenza verbale e fisica come quella da noi subita sabato a Pomigliano, che è uguale in tutto e per tutto alla violenza psicologica e fisica di stampo camorristico. Nelle prossime ore - concludono Esposito e Mercogliano - partirà una richiesta ufficiale ad ogni sindaco campano e se necessario porteremo Mario Adinolfi in quel comune che decidesse di aderire alla nostra iniziativa anche a ferragosto per dimostrare che le idee e la libertà di esprimerle sono il miglior modo per schierarsi contro ogni forma di camorra e per affermare il nostro diritto a sostenere le nostre idee attraverso un libro e che chi ha paura di un libro è un fascista e un camorrista"!
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