Nardulli e Castellino: una condanna politica per fatti che non sono successi
Si è concluso il processo al tribunale di Roma per i fatti del Verano con una condanna severa per i due imputati. La Corte ha classificato la lite tra i manifestanti neofascisti che celebravano l'anniversario di Acca Larentia e due collaboratori dell'Espresso come rapina aggravata. A uno dei due infatti era stato sottratto il cellulare per controllare e cancellare le foto, ritenute non autorizzate dagli organizzatori della cerimonia. La procura aveva chiesto 6 anni per i responsabili di Forza Nuova, Giuliano Castellino, e della Comunità di Avanguardia, Vincenzo Nardulli. Minimo lo sconto: 5 anni e mezzo.
"Ora - osserva Vicenzo Nardulli il leader della Comunità d'Avanguardia - se la dovrebbero prendere con Digos Ucigos e tutte le forze dell'ordine che hanno testimoniato che quel giorno non è successo niente. E quindi è meglio che mi sto zitto"
Commentando a caldo la sentenza Giuliano castellino ha ricordato il coinvolgimento del Pm nello scandalo Palamara: "Siamo stati gli unici a combattere il lockdown. Se pensano di piegarci con questa sentenza si sbagliano. Combattere è un destino. Non ci piegheranno"
Sentenza scandalosa, abbiamo tutti assistito alle dichiarazioni delle guardie presenti ai fatti, non ci fu nessuna aggressione! Si sono attaccati alla storia del telefonino, che peraltro aveva ripreso un minorenne, e che fu anche restituito!
RispondiEliminaSentenza politica, di un magistrato Albamonte tirato in ballo nello scandalo Palamara!
Hanno voluto colpire un ambiente, l'unico che si è ribellato alla dittatura delle righe rosse e a quella sanitaria!