Massimo Abbatangelo: alle regionali in campo contro giustizialisti e zombies della politica
In una tranquilla domenica mattina di tarda primavera, nelle vicinanze del lungomare Caracciolo intervisto Massimo Abbatangelo, storico esponente del Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale, del quale fu consigliere comunale dal 1964 al 1987 e più volte deputato dal 1979 al 1992. Nel 1994 fu candidato alle europee nelle liste di Alleanza Nazionale risultando primo dei non eletti nonostante le oltre 45 mila preferenze conquistate.
Nel 2008, dopo la deriva liberale e liberista di Alleanza Nazionale, aderisce a la Destra, il movimento politico fondato dall'ex governatore della regione Lazio, Francesco Storace.
A 77 anni compiuti, anche se per spirito e fisico ne dimostra molti di meno, Massimo Abbatangelo ha deciso di scendere in campo alle prossime regionali della Campania come candidato governatore.
In esclusiva per i lettori di Fascinazione, rispondendo ad alcune nostre domande ci chiarisce il perché di questa scelta.
1) Ci puoi spiegare il perché di questa discesa in campo come candidato governatore, nella tua carriera politica ti manca l'esperienza da governatore e/o consigliere regionale o c'e' altro?
Guardando lo sfacelo dei partiti politici che hanno distrutto e stanno continuando a distruggere la Campania e la città di Napoli la mia è una discesa in campo doverosa, anche alla luce del fatto che la settimana scorsa sono ricomparsi i mostri (Prodi e co) oggi sono ricomparsi gli zombies.
A chi alludi?
A tutte quelle vecchie cariatide della Democrazia Cristiana e ai rottami del defunto pentapartito i quali si propongono attraverso la costituzione di liste civiche di orientamento centrista a sostenere la candidatura di Vincenzo De Luca alla carica di governatore.
Nel centro destra anarchia, caos, improvvisazione, dilettantismo regnano sovrani. A poco più di 3 mesi dalla data delle elezioni ancora non si conosce il nome del candidato governatore. Con questa scelta non credi che il centro destra sia il principale alleato di De Luca?
Ho la chiara sensazione che il centro destra non abbia nessuna intenzione di vincere questa battaglia. E'davvero immorale che a poco più di tre mesi dalla data delle elezioni la coalizione si sta ancora bastonando sulla scelta del nome. Sul programma e sulle idee forza per il rilancio della Campania ancora nessuna ha proferito parola.
Nei giorni scorsi nel centro destra c'è stata una fascinazione per il magistrato Catello Maresca indicato da Mara Carfagna come candidato governatore trovando il beneplacito di Salvini ed il silenzio assenso dei Fratelli d'Italia: il centro destra si scopre giustizialista?
Tralasciando il discorso dei nomi che poco mi appassiona, solo il proporre il nome di un magistrato alla carica di governatore della Campania dimostra come i questi partiti sono alla frutta. La cosa blasfema oltre tutto è che questo presunto candidato è stato, in gioventù consigliere comunale di Rifondazione Comunista a San giorgio a Cremano. Per quanto riguarda la Carfagna comprendo che è molto triste non stare sotto i riflettori e di conseguenza ha bisogno di creare qualche provocazione o per fare notizia o per preparare le condizioni politiche per il salto della quaglia.
Tra i papabili candidati per la sinistra alternativa potrebbe esserci Luigi De Magistris sindaco di Napoli, giunto quasi alla fine del suo mandato. Come giudichi questi sue due mandati da sindaco.
Credo che il sindaco De Magistris sia stato capace di far rimpiangere il sindaco Rosa Russo Jervolino che non brillo' per efficienza. Credo che sia sotto gli occhi di tutti la situazione disastrosa di questa città con un sindaco che fa a gara con il presidente del consiglio Giuseppe Conte su chi la spara più grossa.
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