12 giugno 2010: una controversia vecchia di dieci anni che ci dice ancora qualcosa
Sul “Quotidiano della Basilicata” di oggi leggo “ricordando nuovamente a uno come Ugo Maria Tassinari di provare realmente a capire che danni fa quando si presenta alle iniziative, per esempio lui, di quelli di Casa Pound”.
Non ho il piacere di conoscere Nunzio Festa ma lo ringrazio per l'onore che mi fa eleggendomi con grande rispetto a suo antagonista nella polemica. Spazziamo subito il campo dagli equivoci: anche io sono animato dalla decisa volontà di ricercare la verità. E a quanto sembra la grave colpa (leso antifascismo) di cui mi sono macchiato non sembra aver inficiato questa mia istanza. Lo certificano avversari di ben altro peso (un amico della verità non potrà non riconoscerlo) come Wu Ming 1 e Girolamo De Michele. La polemica, sviluppatasi giusto un anno fa sul blog di Loredana Lipperini (ce n'è ancora traccia quindi, per chi volesse sviscerare la questione) era stata innescata dal duro attacco di due comitati antifascisti romani contro il quotidiano di Sansonetti, colpevole di una linea “aperturista” sul tema. LEGGI TUTTO
Sulle questioni da me poste intervenne il giorno dopo il segretario provinciale del Pdl di Potenza, Antonio Tisci, ben noto ai nostri lettori:
Ho letto la polemica fra Ugo Maria Tassinari e Nunzio Festa, con quest’ultimo che accusava il primo di leso antifascismo per i danni che produrrebbe legittimando casa Pound e con il primo che rivendicava il proprio diritto di discutere con chi la pensa differentemente.
So bene che opportunità politica vorrebbe che i politici si occupino di altro, che chiunque benpensante mi consiglierebbe di evitare di entrare nella discussione, che il tema è politicamente sconveniente e so bene che oggi il dibattito politico lo si vuole ridurre al confronto sul prezzo delle case nei paraggi del Colosseo, sul numero di amanti degli esponenti politici e sulle tendenze sessuali degli stessi, e so bene che la prudenza non consiglia discussioni scivolose. Ma io non sono prudente e non amo i benpensanti. LEGGI TUTTO
PS: Per i frettolosi può bastare l'affettuoso finale:
Per cui, anche se della mia opinione non dovesse fregarsene nessuno dico ad Ugo di continuare a fare danni, magari qualcuno seguirà questo esempio e danneggiando, danneggiando sarà possibile arrivare ad una Nazione nella quale ci sia il confronto di idee e non lo scontro fra anatemi.
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